mercoledì 18 maggio 2011

La (graduale) riconquista della Penisola.


A Piazzale Loreto, Benito Mussolini non ebbe 27972 presenze.

Dunque, ammesso e non concesso che la maggioranza degli elettori italiani abbia iniziato a scendere dal transatlantico berlusconiano, vorrei ricordare che, abbandonare Berlusconi, non votarlo più, significa essenzialmente questo: responsabilità. Riconquista graduale della propria dignità di cittadino che ha ben presente, sì, i propri diritti, ma anche - e soprattutto - i propri doveri. 
Abbandonare Berlusconi, quindi, equivale ad abbandonare la casa del padre e a camminare con le proprie gambe.


Il serpente incantatore berlusconiano garantiva (e garantisce ancora) irresponsabilità, menefreghismo, mancanza assoluta di senso delle istituzioni, interesse particulare a scapito del generale, inaffidabilità, impunità, in breve: tutto quanto la sarcastica parodia di Cetto la Qualunque mette in mostra.

Il teatro (già teatrino) della politica mette in scena, da anni ormai, la vera natura del potere berlusconiano. Ciò nonostante, sono occorse numerose repliche e occorreranno ulteriori rappresentazioni per accorgersi che l’opera che si recita non è una commedia, bensì un dramma, meglio: una tragedia che riguarda un’intera nazione. Speriamo che quelli che restano siano gli ultimi atti. Speriamo soprattutto che sapremo svegliarci da questo sogno bastardo, da questa messa in scena

[La Penisola] è piena di questi sussurri, 
di dolci suoni, rumori, armonie, 
che non fanno alcun male, anzi dilettano. 
A volte son migliaia di strumenti 
che vibrando mi ronzan negli orecchi; 
altre volte son voci sì soavi, 
che se ascoltate dopo un lungo sonno, 
m’inducono di nuovo ad assopirmi; 
e allora, in sogno, sembra che le nubi 
si spalanchino e scoprano tesori 
pronti a piovermi addosso; ed io mi sveglio 
col desiderio di sognare ancora.
La tempesta, Atto 3, Scena 2.
E invece dobbiamo desiderare il contrario: svegliarci, "awake, awake" e soprattutto acquisire, ognuno di noi, per quel che può, la consapevolezza che non esiste al mondo alcun re taumaturgo e che Prospero, se esiste, esiste solo per farci prendere coscienza di quel che siamo.

2 commenti:

sam ha detto...

Un post lucidissimo (meravigliosamente ben scritto).

Luca Massaro ha detto...

Grazie Sam, troppo buono.
:·)