venerdì 28 giugno 2013

Incontinenza prostitutiva

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Se posso liberamente interpretare quanto sopra riportato, cozzando sicuramente contro le intenzioni dell'autore, credo che quanto scritto sia da leggere in questo modo: Berlusconi, l'Incontinente per antonomasia, come quella «bagascia finita non già all'ergastolo, ma sgozzata da uno stronzo», merita la nostra indulgenza, perché - suvvia! - l'incontinenza è un peccato veniale, al quale perfino Dante riserva una condanna “leggera”, di anime che svolazzano senza quiete nel Secondo Girone dell'Inferno. 
Niente a che vedere, insomma, con coloro ai quali sono riservate pene ben più severe e dolorose, come quelle dell'Ottavo cerchio ove si puniscono i vari tipi di fraudolenza, dalla corruzione alla baratteria; o, peggio ancora, visto che per tre volte Berlusconi ha giurato di
« essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le [sue] funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione »
di essere ficcato, con il viso all'insù, dentro il ghiaccio dell'Antenora, in quanto traditore della patria.
In breve, Berlusconi, come ripetono tutti coloro che - in qualche modo, diretto o indiretto - sono pagati da lui, è soltanto un gaudente incontinente che non merita di certo tutto un simile accanimento giudiziario in vita. Ci pensino i posteri, un giorno, nel caso che muoia, a giudicarlo. Nel mentre, lasciamolo in pace, di modo che, prosperando, possa continuare a farci svolgere la nostra professione di puttane.

4 commenti:

Minerva ha detto...

Ecco, il tuo commento ha perfettamente sintetizzato quello che è pure il mio punto di vita, stavolta!

luigi castaldi ha detto...

Sarò tonto, ma a sfugge chi sia la bagascia.

Luca Massaro ha detto...

@ Minerva.
"Punto di vita" non è male come refuso. ;-)

Luca Massaro ha detto...

@ Luigi Castaldi
Sbaglierò, ma "bagascia" prefigura bene la vicenda processuale di Berlusconi, per due motivi:
a) l'«ergastolo», inteso come interdizione perpetua dai pubblici uffici al quale, secondo Marcenaro, il Cav. si potrebbe da solo "condannare" se si smettesse di perseguirlo penalmente, è impedito da
b) lo «sgozzamento» della sentenza di primo grado al processo Ruby.

Mmmh, ermeneutica troppo complicata e tonta, la mia.