giovedì 13 giugno 2013

«Per restare sospesi da un'altra parte»

La ragione fondamentale per cui un vip dell'informazione come Mentana ha abbandonato un social network come Twitter ce la spiega qui Luigi Castaldi con un post magistrale.
Per parte mia, ne intravvedo un'altra: i vip dell'informazione, ne siano consapevoli o meno, fanno da filtro tra chi esercita il potere e chi lo subisce. Essi sono mediatori, mezzani che cercano di accordare la voce del padrone e la voce del popolo, nella corale del sistema dove tutto è sapientemente organizzato perché tutto cambi affinché tutto resti come prima (cit.).
Spesso, i prosseneti, dopo aver consumato opulente libagioni ai banchetti top del top dei Signori, scendono in piazza a far due passi, per digerire: e subito vanno a braccetto col popolo, perché loro sono dalla parte della gente, dell'informazione, del cittadino che dev'essere informato sui fatti della politica e dell'economia. E quanto sono disposti a convenire col pubblico che il sistema è da riformare, che lo Stato non funziona a causa dei politici ladri e buoni a niente, che parassitano denaro pubblico per i loro viaggi alle Maldive o case a Montecarlo! Come sono brutti questi politici qua, arrivano a dire dalle loro tribune, come non riescono a risolvere i problemi della gente, come bisognerebbe fare piazza pulita, per dare al paese un efficiente Servizio Pubblico.
Pensiamoci bene: da quanti anni in Italia vengono denunciati i misfatti della pubblica amministrazione, della malagiustizia, malasanità, malaistruzione, della criminalità organizzata e affini, dell'evasione fiscale? A che pro? Perché tutto cambi affinché tutto resti come prima (ricit.)
Ma per ritornare alla mia idea su Mentana e il suo abbandono di Twitter:  se usato in modo intelligente (non alla Pigi Battista, per intenderci), Twitter consente un migliore feedback tra informatore e informato, tra battitore e ricevitore: cosa c'è di meglio che fare una battuta, scrivere un tweet veloce che vieppiù dimostri ai miei follower la brillantezza e l'acume che certificano il mio essere vip? Il problema è che le battute non vengono solamente ricevute, applaudite ed emendate, ma anche criticate, controbattute, a volte, con delle risposte che offuscano la brillante intelligenza del professionista dell'informazione. Ed ecco: non sono gli insulti e le offese ad infastidire il vip, no: è lo scoprire che niente giustifica il fatto che lo sia.

2 commenti:

Fahrenheit451 ha detto...

Complimenti, hai dato la pennellata che mancava al ritratto dipinto da Malvino per essere perfetto.

Post magistrale da post magistrale.

Davvero complimenti Messer Massaro.

Luca Massaro ha detto...

Mille grazie, onorato sono :-D