mercoledì 20 novembre 2013

Quante diagonali partono da ogni vertice?

governo.it

Lavoro, occupazione, crescita. Crescita, occupazione, lavoro. Il dramma della disoccupazione giovanile. La priorità è “creare” lavoro per i giovani, sì da dare sollievo alle famiglie. «L'obiettivo dei nostri governi, del presidente Hollande e mio personale è che vinca l'Europa dei popoli e non dei populismi» (cit. più o meno) - togli il pop restano gli oli e gli ulismi, roba unta, appiccicosa. 
Non sanno di cosa parlano, mera gestione dell'esistente; e in Italia “esistente” tragicomico rispetto alla quasi banalità civile della Francia, ma è, per entrambe le classi dirigenti, un esistente che garantisce a loro e ai loro referenti di restare bene ancorati al potere. A contare balle. A slanciarsi in solenni proclami melodico-pop.

Oh, quanto vorrebbero, Hollande e Letta, che l'Europa crescesse come, non dico la Cina – non osano manco pensarlo – ma come il Giappone o, almeno, come gli Usa. Lavoro, lavoro, lavoro, occupazione: meglio lavorare e campare coi risparmi delle famiglie o lavorare e campare con la beneficienza deicolleghi?

Infine, il tunnel in val Susa si farà perché lo vuole Europa, ché all'Europa piacciono i buchi (ma non di bilancio).

P.S.
Un giornalista francese ha chiesto a Hollande informazioni circa la riforma fiscale che il governo Ayrault ha annunciato di fare. Il presidente de la République ha risposto che, per tale riforma, che è stata una delle sue promesse in campagna elettorale, ci vorrà del tempo, forse l'intera durata quinquennale del suo incarico. Egli ha aggiunto, infine, che la riforma fiscale avrà tre obiettivi:

"un objectif de simplification, un objectif de clarification et un objectif de justice".


Peccato che a Letta non sia balenato di chiedere a Hollande, in caso di nuovo sistema fiscale francese, di farsi dare il vecchio modello per l'Italia, così, tanto per imparare.

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