«Buongiorno,
mi chiamo [segue nome], sono un writer freelance e collaboro per diversi siti. Ho appena visitato il vostro sito alterlucas.com e lo trovo molto interessante.
mi chiamo [segue nome], sono un writer freelance e collaboro per diversi siti. Ho appena visitato il vostro sito alterlucas.com e lo trovo molto interessante.
Per
questo
motivo vorrei proporvi una collaborazione editoriale gratuita
(per freelance come me è sempre importante avere un portfolio
aggiornato con nuove pubblicazioni). Vorrei instaurare una
collaborazione gratuita proponendovi articoli con tema che può
variare da tech a media ed anche elettronica.
In attesa di un vostro gentile riscontro.»
Gentile [segue nome],
buonasera (nel dirlo, da questa finestra, mi sento per un attimo tanto papa).
Mi fa piacere che, dopo averlo visitato, ella trovi il mio sito (non «nostro», sono solo a gestirlo), il mio sito “interessante”.
Ciò nonostante, non capisco come tale sua visita la induca a propormi «una collaborazione editoriale gratuita» nella sua qualifica di freelance che ritiene importante, per la sua professione, «avere un portfolio aggiornato con nuove pubblicazioni». Per capirsi: ella ritiene che pubblicare articoli nel mio blog possa portarle buono per la sua carriera? Se è così, due domande:
a) cosa glielo fa pensare?
b) ma che mi prende per il culo?
Forse bastava una domanda, la seconda.
Comunque, se proprio ha desiderio di «instaurare una collaborazione» con me, sappia che gratis di suo non pubblico niente: a pagamento però sì, cento euro a botta. Le faccio pure la ricevuta d'acconto.
1 commento:
suvvia, prevedendo che Vi sareste sentito un papa Vi dà del Voi...
c'è del metodo.
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