venerdì 1 novembre 2013

Cadute tendenziali

Di gialle foglie il fico*
si spoglia ma non mostra
la sua nuda parte in a -
tra le pietre del muro giostrano
vespe alla ricerca
di anfratti per la progenie -
io leggo Marx sulla caduta
tendenziale del saggio
del profitto e del sole
prendo quello che passa -
ma tra il fico che si spoglia
e il ronzare delle vespe
mi sento così tanto improduttivo.


*Questo verso è un calco di questa poesia.
Una volta novembre era il mio mese preferito. Ora meno, ora non ci penso ai mesi preferiti. Lo sono tutti, anzi no. Preferisco quelli col sole che riscalda. L'arco del sole si è inclinato a sufficienza e il sole di mezzogiorno in questo periodo è alto, più o meno, come quello delle 8 e mezzo d'estate.
A 8½ stasera c'era Cùperlo. Non m'interessa molto di cosa accade nel Pd. E tuttavia: mentre Renzi parla per immagini (melense) e battute (loffie), Cùperlo ha un repertorio linguistico molto più forbito e sintatticamente più appropriato; comunque, nessuno dei due candidati a segretario del Pd si rende conto di una cosa: senza la lotta di classe un partito di sinistra non ha senso, ché parlare ancora delle riforme strutturali è inutile, soprattutto di quelle che vorrebbero riformare la struttura statale italiana, marcia sin dalle sue fondamenta. Senso avrebbe parlare di rivoluzione, ma in bocca a certi politici la parola assume significati grotteschi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Cùperlo"

grazie per questo. da non ricevitore (oltre che non guardatore) della televisione, nutrivo il dubbio :)