In un primo momento ho pensato: «Ma guarda quanto sono scemi gli svizzeri». Poi, in un secondo momento, invece, ho pensato: «Perché devono essere più scemi di altri?».
È chiaro che l'iniziativa referendaria che proponeva di limitare gli stipendi ai dirigenti d'azienda non ha trovato consenso perché la maggioranza dei votanti ha temuto che, ciò avallando, i supermanager delle supermultinazionali, che hanno sede in Svizzera, avrebbero fatto di tutto per spostare società e capitali altrove (la manodopera meno, è già delocalizzata).
Quindi gli svizzeri non sono scemi. Nessun popolo preso a sé è scemo. Scemi siamo tutti noi terrestri che, se ci fosse un analogo referendum a livello globale (cosa impossibile allo stato, ne convengo, ipotizzo), temo che voteremmo tutti come gli svizzeri oggi hanno votato, perché l'ideologia dominante è talmente conficcata nelle nostre menti che non riusciamo a immaginare un sistema economico e produttivo diverso da quello attuale. Basta guardare noi coglioni europei, dalla caduta del muro di Berlino in poi: dall'Europa che era una promessa per i popoli, a un'Europa che una realtà sicura per i capitali.
A parte, ma non troppo.
Oggi Olympe de Gouges ha scritto delle divagazioni sulle quali è bene non divagare.
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