Un grande Fabristol.
«Pochi giornali vi stanno facendo notare i fili che legano tutti gli avvenimenti. Si parla di rivoluzione, democrazia, diritti dei gay, dittatori. Sono tutte cazzate. Queste sono le classiche strategie delle democrazie occidentali per preparare l’opinione pubblica a interventi armati. Le democrazie hanno bisogno di scuse, di ragioni nobili per poter attaccare frontalmente e i giornali di regime preparano il terreno. In questo senso Putin ha ragione a parlare di propaganda occidentale in Russia. Basta vedere il caso dei diritti gay per le olimpiadi di Sochi. La comunità LGBT usata, sfruttata senza ritegno dagli USA per i loro sporchi disegni geopolitici. A nessuno importa un cazzo dei gay russi, in molti paesi arabi alleati degli USA li impiccano per dire. Ma quelli non fanno scandalo. Fanno scandalo solo alla vigilia del colpo di stato in Ucraina così che i giornali progressisti potranno dire che “abbiamo attaccato gli interessi della Russia perché maltrattava i gay”. Nessuno vi ha detto che mentre Putin era distratto da Sochi la Merkel sborsava 600 milioni all’opposizione ucraina, quella che assaltava i palazzi del potere con l’aiuto di unità parafasciste. E che dagli USA arrivavano centinaia di milioni di dollari per lo stesso motivo. Buttare giù un presidente regolarmente eletto ma che purtroppo era filorusso. La forza della rivoluzione, i poveri giovani trucidati dal dittatore! Peccato che le rivoluzioni funzionano solo quando sono finanziate da qualcuno. Merkel e Obama hanno sulle coscienze quei morti, burattini per i loro disegni geostrategici. E così dopo più di cento anni le potenze europee tornano in Crimea per togliere dalle mani russe Sebastopoli, il più grande sbocco al Mediterraneo per la flotta russa. »
(tanto noi s'ha Matteino, con du' twittate ei ferma i carrarmati, tu penzi icché).
(quanto siamo cazzoni con le mani: una sur core, quando sòna l'inno di stocazzo, e l'altra sur culo per parasselo.)
(ricordatevi di essere moderati nei toni)
(e di controllare che sul tappeto i problemi ci siano tutti, ché poi il tappeto si brucia in piazza con le michelin usate).
(non sarà mica che in Ucraina stiano venendo fuori, massicciamente, tutti gli effetti collaterali delle radiazioni di Cernobil?)
(Mi manca Andrej Tarkovskij. Stalker, uno dei film più belli che abbia mai visto)
(«I re di tutta la Terra, i governanti, i comandanti di eserciti, le persone più ricche e potenti andarono a rifugiarsi nelle caverne e tra le rocce dei monti, insieme a tutti gli altri, schiavi e liberi, e dicevano ai monti e alle rocce: - Cadeteci addosso e nascondeteci, che non ci veda Dio che siede sul trono e non ci colpisca il castigo dell'agnello, perché questo è, ormai, il grande giorno della resa dei conti: chi mai potrà sopravvivere?»)
(avviso ai naviganti: la caverna di Berlusconi è in Sardegna e il mausoleo ad Arcore: se crepa nell'una, chi lo porterà nell'altra? Gli iscritti ai club?)
(il potere: o dell'impossibilità di avere contezza dell'unicità di ogni vita umana: discorsone: ad usum Onu.)
2 commenti:
Sono poco informato, attraverso un periodi di nausea da politica nostrana, ma non è che erano arrivati ad uno stato di corruzione assurdo, di povertà assurda, e quando hanno visto questi oligarchi con ville che forse son più ricche del nostro più ricco che si sono avvicinati all'amico del nostro più ricco, si sono un po rotti er membro?
Mi sono auto moderato come da richiesta...
Hai detto bene: oligarchi, non uno solo, ma tanti, i quali - più nell'ombra di Yanukovyc (che assolutamente non difendo) - sono scappati prima del presidente, armi soldi e bagagli, alcuni d'essi persino in siti occidentali.
Vedremo cosa succederà, ma il processo delle cose mi sembra prendere la piega descritta da Fabristol.
Poi, sì: corruzione e povertà hanno fatto il loro gioco.
Per fare un parallelo con l'Italia: noi, per nostra (?) e loro fortuna (!?), ancora abbiamo poca fame.
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