mercoledì 11 marzo 2015

La purga dei nipoti

Dai padri costituenti, ai nipotini purganti. E il tristo silenzio assenso, perché chi tace acconsente, non è vero che sta zitto e per questo parlo, anzi: scrivo. Scrivo, per esempio, che se non avevi un padre vicepresidente di una banca col cazzo che da Laterina andavi a fare il ministro per le riforme costituzionali. Così come scrivo che per andare da Laterina a Castiglion Fibocchi (o viceversa) ci sono cinque chilometri a falsopiano di rinascita democratica.


Mica tanti per una zona ad alto tasso di golpismo. 

Cosa vuol dire battere il ferro quando è caldo e quando si ha in mano il martello: puoi fargli assumere la forma che vuoi, basta colpire bene, assestare martellate nei punti giusti e voilà, hai ottenuto una ri-forma per avere «un Paese più semplice, più giusto» come se semplicità e giustizia andassero necessariamente d'accordo.

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