Non imitate la condotta delle genti
e non abbiate paura dei segni del cielo,
perché le genti hanno paura di essi.
Poiché ciò che è il terrore dei popoli è un nulla,
non è che un legno tagliato nel bosco,
opera delle mani di chi lavora con l'ascia.
È ornato di argento e di oro,
è fissato con chiodi e con martelli,
perché non si muova.
Gli idoli sono come uno spauracchio
in un campo di cocomeri,
non sanno parlare,
bisogna portarli, perché non camminano.
Non temeteli, perché non fanno alcun male,
come non è loro potere fare il bene.
Geremia, 10, 2-5
P.S.
Sulla vicenda Berlusconi la penso esattamente come Malvino, come Fabristol (ma anche Leonardo: mia mamma è un'undicenne); ma anche come tanti altri qui accanto che ne parlano e che mi scuso se non cito qui (son stanco, non ho finito l'articolo, spero domattina sia pronto).
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