LA
SIGNORA DOUMERGUE […] Voglio ancora vivere, voglio no
morire.
LA
SIGNORA POUNAIS Non vuole no morire?
LA
SIGNORA DOUMERGUE No!
LA
SIGNORA POUNAIS Non è mai stufa lei, mai?
LA
SIGNORA DOUMERGUE Mi son guardata dalle debolezze umane,
signora Punais.
LA
SIGNORA POUNAIS Ma come ha fatto?
LA
SIGNORA DOUMERGUE Lei mi conosce, io credo nella musica
e in Dio. Ho amato tre volte nella mia vita, col cuore, ogni
vent'anni, e con tutto questo sono vergine... Mi sono sempre
rifiutata – sempre – ogni volta – tre volte – è parecchio
specie l'ultima, è stata molto dura – voglio arrivare vergine al
buon Dio e darmi tutta a lui, non avrò più molto da aspettare,
credo. Dio sarà il quarto e mi avrà tutta quanta, gli altri hanno
avuto solo il mio cuore, ho salvato il mio corpo […]
Louis-Ferdinand Céline, Progresso,
(1927), Einaudi, Torino 1981
(traduzione di Giuseppe Guglielmi).
-
Pronto Dio?
- Oh,
Massaro, era tanto non telefonavi. Cosa vuoi?
- M'è
venuto un dubbio: se avessi
scelto una strada simile a quella della signora Doumergue, per chi
sarei rimasto vergine, per la Madonna?
- No,
per Lady Gaga.
2 commenti:
Che poi, non per fare il pignolo, ma la signora 3 amori a distanza di venti anni uno dall'altro, presto che possa aver cominciato 15/16 anni: fa un settantacinque primavere, e non è finita. Non so tu, Luca, ma io se fossi Dio punterei su qualcosa di più giovane, secondo me se avesse voluto farsela l'avrebbe fatta morire almeno un quarantanni prima.
Se noi fossimo Dio, saremmo dèi, tipo quelli greci che erano tanto esperti del settore.
Però, potrebbe essere anche che Dio non voglia essere da meno di Don Giovanni ("Madamina, il catalogo è questo", ecc.).
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