BARI (Reuters) - La sesta
sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio il
sequestro di 8,1 miliardi nei confronti di Riva Fire, la holding che
controlla la Ilva spa.Lo rende noto una fonte giudiziaria, riferendo che per la corte
il denaro serve alla messa in sicurezza dello stabilimento tarantino.
La decisione segue al ricorso presentato dall'azienda contro la
decisione del tribunale di Taranto che aveva autorizzato il sequestro
preventivo di beni equivalenti a oltre 8 miliardi nell'ambito di
un'inchiesta su una serie di reati ambientali perpetrati dalla famiglia
Riva nell'acciaieria tarantina.
«Per la corte il denaro serve alla messa in sicurezza dello stabilimento tarantino».
Tento di capire: la sesta (una bella sesta) sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato senza rinvio il sequestro affinché la holding Riva Fire metta in sicurezza lo stabilimento?
In altri termini: i soldi sequestrati dal tribunale di Taranto, in nome del popolo italiano, erano stati sequestrati per cosa se non per riparare i disastri ambientali provocati dai Riva? Cioè: se la sesta (una bella sesta) sezione penale della Corte di Cassazione non avesse annullato ma avesse confermato in via definitiva il sequestro, gli 8,1 miliardi di euro sarebbero stati senz'altro destinati alla messa in sicurezza dell'impianto in nome di tutto il popolo italiano, nella fattispecie le maestranze dell'Ilva e della cittadinanza di Taranto.
Invece, gli 8,1 miliardi di euro tornano nelle casse della holding Riva Fire, e questo è stato stabilito in nome del popolo italiano.
Ora: supponiamo che Riva Fire degli 8,1 miliardi di euro faccia tutto quel che legittimamente vuole fuorché mettere in sicurezza ambientale lo stabilimento.
Come si usano i lanciafiamme?
P.S.
Anche i Riva in Cassazione si sono avvalsi della difesa dell'avvocato Coppi: secondo me a Berlusconi girano ancor di più.
1 commento:
"supponiamo"...?!??!?
(mentre tu impari ad usare i lanciafiamme io comincio a nascondere gli estintori)
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