Stamani, sul trono, mentre leggevo l'editoriale di Concita De Gregorio* (con la mente mia che ne mimava movenze della labbra e voce), avvertendo un leggero sommovimento genitale, ho lasciato scivolare la mano libera laggiù nel luogo ove il sommovimento avveniva, privo di vestimento come da prassi (infatti, è buona norma sedersi sul cesso con le mutande abbassate). E quando ho letto:
«Allora magari anche se è il sabato prima di Natale e devi andare a comprare il bagnoschiuma per tua nuora, con quei pochi soldi che hai...»
mi sono sorpreso a toccarmi nemmeno avessi per le mani Henri Miller. Purtroppo, neanche il tempo di prenderci gusto, immaginando che Concita comprasse anche l'olio per massaggi rilassanti al genero, ho letto
«... ecco magari allora ci pensi che in Italia c’è una legge che si chiama Bossi-Fini (ha proprio i nomi di quelli che l’hanno fatta, Bossi e Fini, se ti concentri te li ricordi tutti e due)»
pluf, è diventato come un cencio. Bossi-Fini mi si sono parati davanti nei loro panni governativi (guidati a quel tempo dall'ineffabile presidente del consiglio dei ministri che tutto teneva), e inevitabile è stata ogni perdita d'eccitazione.
Concita, Concita non è giusto interrompere un'emozione; non è politicamente corretto.
E poi, sai, senza entrare nel merito della tua indignazione (che potrebbe, a tratti, incerti tratti, essere simile alla mia), volevo dirti che se anche la Bossi-Fini venisse abolita (e io spero che sia abolita subito) e gli immigrati non si cucissero più le labbra, la loro disperazione, unita a quella dei cittadini arrabbiati vittime della crisi economica e sociale, non si risolve con buone pratiche riformiste di sinistra ispirate altresì dalla dottrina sociale della Chiesa. È un buonismo che mena il can per l'aia di una guerra tra poveri che è già in atto, guerra che va combattuta non soffocandola col sentimentalismo, ma mostrando chiaramente da che parte sta il nemico. Perché il nemico esiste e, anche se non te ne sei accorta, bella, tu stai lavorando per lui.
*la Repubblica lo pubblicherà forse domani. Se volete anche voi leggerlo (sul water però vi ci vuole il tablet) cliccate qui.
1 commento:
Ah, Fossati... proprio quello di questa canzone! Anni fa me l'ero registrata, insieme a queste altre due,
http://www.youtube.com/watch?v=8jnXZkLk4R0
http://www.youtube.com/watch?v=Fhdlf5OiP80
en boucle, su una cassetta, e non riuscivo a stancarmi di sentirla; e ancora, ogni tanto, mi capita di averne voglia, di ritirarla fuori e farla girare, anche in funzione pacificatrice di altri giramenti, di palle per l'attualità politica ad esempio... Appunto: sottoscrivo con un bacio in fronte "È un buonismo che mena il can per l'aia di una guerra tra poveri che è già in atto, guerra che va combattuta non soffocandola col sentimentalismo, ma mostrando chiaramente da che parte sta il nemico."
(-Concita De Gregorio, La Repubblica. Oppure... brisez la glace)?
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