mercoledì 24 settembre 2008
Se sarà femmina, la chiamerò Troia.
Piccolo pensiero: sarei curioso di sapere come, fra cent'anni o giù di lì, sarà ricordata la nostra attuale storia italica, come sarà interpretato storicamente questo periodo superberlusconiano (ammesso e non concesso che, tra un secolo, sarà finito e consegnato alla storia). Lo so, sono preoccupazioni futili: è che mi girano talmente le palle esser governati da questo sfacelo di classe dirigente che guardo volentieri a un possibile futuro migliore per le nuove generazioni a venire; sempre che la storia non riservi a questa povera Italia un'altra intollerabile e ancor più brutta compagine governativa.
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