Tuttavia, non ad libitum. Non soltanto perché il nostro “poter aver bisogno” non è illimitato (che cosa dovremo ancora desiderare dopo l'acquisto di [un iPod, di un iPhone e di un iPad?*]); bensì, soprattutto, a causa dell'inarrestabile ascesa della tecnica. A causa dell'inarrestabile perfezionamento della razionalizzazione e dell'automazione, il numero dei lavoratori necessari un tempo per una determinata mansione va continuamente diminuendo. Il postulato della piena occupazione sarà dunque tantomeno realizzabile, quanto più è lo status tecnologico di una società. Se certi politici mitteleuropei fanno credere di voler accrescere il livello tecnologico dei loro paesi perché solo così potrebbero garantire la piena occupazione, essi sono o incapaci di pensare o demagoghi. Non è possibile programmare la più alta razionalizzazione che fa diminuire il numero dei lavoratori richiesti, e al tempo stesso la piena occupazione. In nessun altro luogo tranne che nella politica ci si potrebbe permettere un tale strafalcione logico. La dialettica odierna consiste in questa contraddizione tra razionalizzazione e piena occupazione. Ma nessun politico ha il coraggio di ammetterlo pubblicamente».
Günther Anders, L'uomo è antiquato, Bollati Boringhieri, Torino 1992 (pag. 89-90).
*Mi sono permesso di sostituire con tali prodotti odierni la «macchina per scrivere utilizzabile sott'acqua» dell'autore; da ricordare, infatti, che la prima edizione italiana (sempre curata da B&B) è del 1963.
1 commento:
"Se certi politici mitteleuropei fanno credere di voler accrescere il livello tecnologico dei loro paesi perché solo così potrebbero garantire la piena occupazione, essi sono o incapaci di pensare o demagoghi. Non è possibile programmare la più alta razionalizzazione che fa diminuire il numero dei lavoratori richiesti, e al tempo stesso la piena occupazione." Mi pare sia questo l'aspetto centrale del ragionamento. Personalmente da sfiduciato cronico escluderei la demagogia. La demagogia nel suo spirito più alto contiene una illusione, e in quanto tale potrebbe essere vista come cosa positiva. Il guaio della politica è che non riesce più a vedere quanto succede sul campo.
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