venerdì 25 marzo 2016

La tristezza della mela

«Secondo quanto afferma il vicepresidente per il product marketing internazionale di Apple, la maggior parte delle persone che hanno acquistato un iPad Pro provengono da un PC Windows; al mondo esistono ancora 600 milioni di PC vecchi più di 5 anni, dunque potenziali nuovi utenti Apple, che però sono stati definiti da Schiller come utenti tristi.» [via]

Premetto che io, vero, Windows, salvo alcune occasioni, non lo uso più da, boh, forse una decina d'anni, e manco per niente, quindi, voglio far l'avvocato delle cause perse per Billino, tuttavia, mi sembra doveroso segnalare a quei fighettucci con la virgola nelle mutande della Apple che, la tristezza, oggidì, ma che dico: da tanti anni oramai, la tristezza è passata armi e bagagli nelle vostre utenze. Non ci credete? Guardate e piangete con me:





Vi posso garantire che, pur sfocata dalla mia poco nitida cattura d'immagine, quella che si vede nella mano della presidentessa americana è una mezza mela tristemente marcia.

Infine, un'altra aggiunta triste: l'altro ieri, alla Coop (sono l'etno-antropologo ufficiale del negozio), al banco frigo della carne suina, ho visto un signore sui trentacinque, ma ne dimostrava sessantadue, di origine andina a occhio e croce, bello grasso come un bufalo guatemalteco, con un giubbotto di pelle nera di cinghiale sudato, sudato lui pure mentre parlava nella sua lingua ad un iPhone d'ultima aberrazione placcato in oro; e mentre l'osservavo con discrezione e acutezza, ho potuto constatare che non era triste, no, affatto, perché riusciva a veicolarla tutta fuori, col sudore. 

3 commenti:

giovanni ha detto...

Sono tristi perché vedono qualcuno spendere il doppio per acquistare un logo, non delle caratteristiche tecniche.

Luca Massaro ha detto...

Ottima questa, batti il cinque.

Olympe de Gouges ha detto...

sono l'etno-antropologo ufficiale del negozio

ti assicuro che non noto alcun segno d'immodestia: è un titolo ampiamente meritato