domenica 27 marzo 2016

Un altro Legionario



La chiamano Legione perché sono in molti.
Ora, francamente - e non perché abbia qualcosa di particolare contro Letta, uno dei tanti, appunto, insieme all'impronunciabile principe ereditario saudita - volentieri manderei tutti ’sti legionari in cima un monte, quello dove c'è un «numeroso branco di porci al pascolo» (Mc, 5, 1-20) affinché essi possano montare in groppa ai suini e insieme precipitare giù «dal burrone al mare».

Il problema è, come sempre, che i demoni, pardon: i legionari si ripresentano.

«La Legione simboleggia il principio sociale stesso, il tipo di organizzazione che si fonda non sull'espulsione definitiva dei demoni, ma su espulsioni equivoche e mitigate come quella rappresentata dal nostro posseduto, espulsioni che in realtà finiscono nella coesistenza di uomini e demoni». René Girard, Il capro espiatorio, Adelphi 1987.

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