lunedì 29 novembre 2010

Capziose questue


«Detto questo, come ha notato Aldo Grasso, è incredibile quanto sia forte, esclusiva, brutale l’egemonia del linguaggio televisivo di sinistra in Italia. Ci pensino i vescovi, che non hanno battuto ciglio quando lo strano cristiano Antonio Socci fu consumato e sbriciolato dal meccanismo televisivo. Ci pensino i borghesi perplessi, i conservatori se ce n’è uno, e in genere gli anticonformisti che non accettano la vulgata d’obbligo: come mai in tv non passa una sensibilità diversa da quella del militantismo di contropotere? Come mai non c’è una tv liberale, una tv con sense of humour, una tv cattolica, una tv di destra, una tv capace di guardare i problemi del tempo e giudicarli con uno schema che non sia pregiudizialmente orientato nel senso dei Fazio e delle Dandini? Non è il segno del fallimento di una classe dirigente, dell’incuria verso il linguaggio e la cultura dell’Italia che poi, a buon bisogno, accattona una riparazione in onda sugli schermi di Raitre?».

Il merito della lettera a Fabio Fazio (Il Foglio dei fogli 29 novembre 2010) è un altro, ma a me sembra che, in fondo in fondo, Giuliano Ferrara stia elemosinando la conduzione di una trasmissione televisiva. Possibile che Mediaset non gli conceda il beneficio di un pezzetto di palinsesto? Ché forse, alla destra (berlusconiana), gli bastino Barbara D'Urso, Maria De Filippi, Gerry Scotti, il GF, Striscia la notizia, Le Iene, Zelig...? Allora si rivolga a TV2000 o a TelePace.

2 commenti:

luigi castaldi ha detto...

L'avevo scritto anch'io, ma poi ho deciso di non postarlo. Grazie.

Paolo Pisacane ha detto...

L'elefantino ha colonizzato per anni le serate di chi voleva seguire la politica in televisione, con il suo faziosissimo Otto e mezzo, che ha propagandato e condiviso tutti i crimini di Bush. Ed in questo articolo sfacciatamente si dimentica di Matrix, di Terra, di Porta a porta, dei telegiornali filogovernativi!

Inoltre, anche prescindendo da questi programmi, per la sua costante tendenza a cercare il basso ed il volgare, per la sua affannosa volontà di semplificare e banalizzare, per la sua spensieratezza antipolitica, la TV è di destra.