martedì 2 novembre 2010

Lucas, partita n. 2




Ormai non mi è rimasto nient'altro
che uno specchio con cui parlare;
per parlare a me stesso come a un altro –
e fornicare.

Ripeto cento volte la stessa parola
privandola così di significato,
riducendola a mero suono che vola
nell'aere leggero, sì, ma inquinato.

E mi turba l'eterno presente:
mi rintano così nel possibile
dov'ogni decisione è assente
e lo stare fermi plausibile.

Orrore, vuotezza, miseria...
bestemmio contro il divenire inquieto.
L'età dell'oro è l'unica cosa seria
da contemplare come un decreto.

1 commento:

Gians ha detto...

ot, ci chiamano in causa, siamo abbastanza folli?