Dopo le elezioni, i giornalisti fecero a gara a intervistare Dario Fo, Celentano, persino Pippo Baudo. Volevano un parere su Grillo. I i giornalisti antiberlusconiani da Dario Fo si aspettavano altresì che li rassicurasse circa l'eventuale alleanza col Pd. Sappiamo com'è andata.
Il senatore Zanda, se non sbaglio, fu incaricato da Bersani di fare il negoziatore coi parlamentari grillini. Alla luce della sua intervista ad Avvenire, si può sostenere che i negoziati continuano sotto banco? Cioè a dire: data la fragilità politica dell'attuale governo che può andare in frantumi da un momento all'altro, è ipotizzabile che un altro tipo di governo tra diversi, Pd + M5S, sia questa volta proponibile, oppure il Presidente della Repubblica impedirà (vorrei dire nuovamente) questo tentativo, sciogliendo le camere?
Ma se presidenti di Camera e Senato dessero parere contrario (sulla base di un accordo politico tra Pd e M5S testé ipotizzato), Napolitano non avrebbe il potere di sciogliere lo stesso le camere, favorendo, volente o nolente, per l'ennesima volta Berlusconi, vero?
2 commenti:
Allo stato penso che dipenda più dal Pd che dai cinque stelle.
Già, temo di sì.
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