venerdì 31 maggio 2013

Tarda primavera

Bello alzarsi presto in questo mattino di tarda primavera che tarda a essere tale, otto gradi, la bruma e la voglia di assaltare la Duma di Roma. Mica tanta. Più voglia di mettersi un maglione.
Piuttosto: dicevo “bello” tanto per dire, giacché - contrariamente al tipo di tempo che amavo quando ero coglione - adesso il sole e il clima mite mediterraneo mi piace, I like, perché ho un migliore rapporto, più franco, con la tepidità e la calura che apre i pori della pelle e distende, altresì, la pelle delle palle. E invece si deve stare intirizziti come baccalà sotto sale. Oggi è venerdì e sarebbe bello mangiarlo alla livornese. O alla vicentina.

Ieri sera ho visto un pezzettino ino ino di Santoro, verso la fine, quando ha dato la parola a Sandro Ruotolo che era in collegamento non so da dove e faceva parlare una donna con la messaimpiega ho provato un enorme disagio per Ruotolo, non avevo mai sprecato due minuti di pensiero e di vergogna per Ruotolo e invece credo occorra farlo, soprattutto all'indomani della sua silenziosa trombatura da candidato nelle liste della Rivoluzione civile di Ingroia. Anni e anni da fedele inviato di Santoro senza rompersi le palle e avere un moto di orgoglio professionale per distaccarsi dal Servitore Pubblico.

Infine, ho avuto un incubo: ho sognato di colloquiare con Giuliano Ferrara. Lui era dietro il bancone di un bar, stava asciugando i bicchieri, io facevo lo scontrino alla cassa per prendere poi un caffè, quando con voce tonitruante ha detto: 
«Certo che Renzi ha proprio un fiuto da gran figlio di puttana: riesce sempre a conquistare la scena politica con la sua faccina da bravo ragazzo».
Mi avvicino al bancone e replico:
«Sarà. A me non piace come muove la lingua sull'interno delle labbra quando parla, affighettando troppo il fiorentino che, invece, è lingua potente quando graffia e gratta, quando -  dioimpestato - raspa la terra e sputa rabbia, quando taglia e non quando cuce».
Ferrara annuisce, dice qualcosa su Blair che non capisco e, mentre aspetto il caffè che un suo collega prepara, noto che il suo grembiule è tutto imbrattato.

1 commento:

Olympe de Gouges ha detto...

ciao Luca, te l'ho già detto, troppi caffè e devi stare leggero anche con la cena.

quanto al baccalà, hai ragione, è quello sotto sale. ma alla vicentina ci va lo stoccafisso che qui si chiama impropriamente baccalà. e non è da tutti prepararlo e cucinarlo bene..... pensa che a bassano esiste un antico negozio che vende esclusivamente baccalà (da cuocere, ovviamente).

ciao bello e attento ai brutti incontri con gli orchi