domenica 19 maggio 2013

Gesto diurno di un blogger errante d'Europa

Chissà dove andrà a finire
tutto il dire
che è stato detto
tutto il fare
che è stato fatto
e ciò che si dirà
e ciò che si farà
tutto chissà dove finirà.

Ho un'idea: una discarica
ai confini dell'universo
una galassia attiva che faccia
di questa materia dispersa
dell'uomo energia.

Ma la mia idea non vale:
in fondo sarebbe normale
che tutto finisse nel niente
il detto il fatto il rimasto sospeso
nella mente del mondo.

Tutte le parole dette
e tutte le azioni compiute
è tutta materia finita
che rimbalza che c'è
che non c'è - e
tra le due possibilità
non vedo tutta questa differenza.

Se c'è una cosa che mi spiace
del morire e dell'essere nato
è non avere la possibilità
di sapere come ciò
che è iniziato finirà:
se sarà morte del sole
se sarà un buco nero
se la Terra diverrà
un unico sterminato cimitero.

Il detto e il fatto
potranno qualcosa
al di fuori della storia?
Fuori del tempo e dello spazio
ci sarà di noi memoria?
Metto una mano sull'incurvatura
del braccio e compio il classico
gesto che consola.

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