Un amico mi raccontò la storia di un suo amico che soffriva la realtà e decise di volarci sopra di persona. L'aeroplano era scomodo e costoso, quindi optò per il parapendio. Al primo volo in solitaria, sorvolò una vallata ricca di vegetazione che declinava dolcemente verso la pianura sottostante - geometricamente coltivata da varie colture - che circondava il capoluogo della zona. L'amico del mio amico atterrò secondo la procedura dentro il campo sportivo della cittadina. Dismise l'attrezzatura e si recò nel vicino bar per un caffè. Si sedette a un tavolo sul quale erano depositati alcuni giornali. Prima che la cameriera arrivasse con il caffè, sentì un irresistibile prurito all'ano. Se lo grattò, con perizia. Di poi sfogliò i giornali, a completamento del volo.
Il caffè non era male - disse al mio amico - e la cameriera era meglio. La realtà: non importa volarci sopra, basta frugarla tra le mutande.
Jean-Marc Caracci |
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