Poche ora fa, a casa ritornando, in auto, alla radio, ho sentito la parte finale dell'intervento del capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati, Roberto Speranza, il quale ha concluso citando le parole di una delle “ribattute” di Papa Francesco a Eugenio Scalfati, estratta dal dialogo pubblicato ieri da Repubblica:
«Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo»
Spenta la radio, mi sono guardato veloce nello specchietto retrovisore per vedere le mie labbra sillabare l'acronimo PD in forma di bestemmia. Dopo ho sorriso e ho pensato di seguire il Bene; ma il Bene era troppo lento, più lento di un trattore, l'ho dovuto sorpassare.
Porcomondo, Roberto Speranza, che cazzo dici, che cazzo estrapoli, non t'accorgi che, quanto dichiarato dal Papa è, politicamente (ma non solo: di più, di più), fallace, assurdo, fottutamente contraddittorio? Infatti, come può accadere che, da due idee del Bene diverse - dalle quali seguono, necessariamente, prassi diverse per il suo conseguimento - si possa migliorare il mondo? Detto altrimenti: l'idea del Bene che ha Berlusconi come può migliorare il mondo se venisse conseguita a dispetto, per esempio, dell'idea del Bene che ha il Partito Democratico?
Mmmh...
Vuoi vedere che il Papa ha ragione?
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