Oggi pomeriggio ho partecipato a una conferenza dell'astrofisico Giovanni Bignami. Niente di complicato, l'autore è stato molto divulgativo e si è limitato a presentare, per sommi capi, con l'immancabile ausilio di powerpoint, le tesi esposte nel suo libro, Il mistero delle sette sfere* (qui un breve sunto).
Di ciò che ho ascoltato (e letto), mi preme riportare quanto ha detto (e scritto) sulla probabilità che un giorno l'uomo e la donna metteranno piede su Marte. Bene,
«il costo di questa prima visita a Marte, per tutta l'umanità, è di un trilione di dollari, o al massimo due, compresa ricerca e sviluppo, costruzione, collaudo e missione di andata e ritorno, da spalmarsi su un periodo di dieci-vent'anni».
Una cifra colossale, ma
«per un confronto, ricordiamo che secondo il rapporto SIPRI del 2011, il totale delle spese militari in tutto il mondo è di 1740 miliardi di dollari all'anno, più di 1,7 trilioni all'anno. Gli USA, da soli, hanno speso, solo nel 2011, 711 miliardi (circa il 41% del totale), da tre a quattro volte il costo di tutta la stazione spaziale internazionale con relativo Shuttle, un progetto che dura da trent'anni. Seconda per spese militari è la Cina, con 143 miliardi (in forte aumento), terza la Russia con 72 miliardi (anche qui in forte aumento), poi UK e Francia a pari merito con 62,5 miliardi; pochi altri fanno la parte del leone del resto: Giappone, India, Arabia Saudita, ecc. L'Italia ha speso, ufficialmente, 34,4 miliardi, ma, secondo il SIPRI, il numero dichiarato è “meno che trasparente”. E per fortuna che oramai da più di vent'anni è finita la guerra fredda tra le superpotenze... chissà se no. Decisamente, aveva ragione von Braun: un progetto di durata almeno decennale per una missione a Marte costa quanto un solo anno di spese militari». (Id., pag 121-122).
Peccato, alla fine della conferenza, il Bignami era disposto a rispondere alle domande del pubblico, ma io avevo un impegno e non ho potuto fare la mia, che scrivo ora : ci sono più probabilità che l'uomo vada su Marte o che l'uomo faccia diventare Marte la Terra?
*Il libro (edito da Mondadori, Milano 2013) è stato gentilmente regalato al pubblico dall'autore. Almeno credo, o da lui o dall'ente che ha organizzato la conferenza. Vicino a me c'era una scatola piena di volumi, ne ho preso uno, come tutto il pubblico (non pagante).
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