Per concludere un agile articoluzzo infrasettimanale, che più che altro è una replica al suo interlocutore, il Supremo Fondatore scrive:
Caro Padoan, facciamo i debiti scongiuri e intanto diciamo insieme evviva la Roma che però sarà seconda. Noi speravamo di più ma non è accaduto.
Leggendo tale chiusa mi si è prefigurato davanti il risolino a denti stretti di Scalfari che mima, allo stesso tempo, un dar di gomito al ministro dell'economia, con quella naturale complicità che viene tra alto borghesi di stampo progressista, che invece di parlar di fica minorenne ai Parioli e come consumarla, parlano di conti pubblici.
È un brutto mondo, questo, somigliante sempre più a una discarica, soprattutto là dove sembra esserci il pulito e una corretta volizione al che le cose vadano per il verso giusto.
Riguardo a loro, a certi ambienti, a una certa classe sociale le cose vanno ancora per il verso giusto - e infatti li vedi - o li intuisci - bellini pettinati alla televisione a parlare o mentre scrivono nelle loro redazioni, mentre partecipano accorati a risolvere la gravità della situazione offrendo alla pubblica opinione e a chi la “governa” il lor parere illuminato.
Illuminato, sì, quanto quello della dinamo di una Graziella pedalata da un ircocervo di novant'anni.
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