Non per replicare, dacché non ci tengo
molto ad avere l'ultima battuta; soltanto per specificare meglio,
compreso – a lui piacendo – all'acuto Zucconi, che la mia
risposta al suo tweet cercava
ben altro che sapere cosa che già tutti sanno, ossia che la
televisione è, da sempre, il più influente e persuasivo dei media,
altresì oggi, in piena voga da social network.
Il mio
fallimentare rilievo (fallimentare perché non è riuscito nel suo
intento) aveva il solo scopo di invitare Zucconi a riflettere su
quanto sia nocivo per
i giornali dare spazio in prima pagina (e in seconda e in terza) a
quel tipo di eventi che accadono in tv, soprattutto a quelli di
carattere politico, nella fattispecie far da eco alle flatulenze che
Berlusconi scorreggia sullo schermo in forma differita: possibile che
i direttori dei quotidiani non sentano il puzzo?
Aprite
le finestre in redazione, cazzo! Non vi rendete conto che il vostro
luogo di lavoro ha un terribile bisogno di ossigenazione?
Sono
vent'anni (e più) che fate da sponda a qualcuno a cui è stato
concesso di essere, insieme, padrone del biliardo e giocatore che
spedisce tutti gli altri in buca.
La
storia è arcinota e ripeterla è arcinoioso. E la peggior cosa è
entrare nel ginepraio della contestazione delle sue enormità, lo
stupirsene o, ancor più, lo scandalizzarsene.
In
poche occasioni mi trovo in sintonia con Beppe Grillo e una è
questa: «Berlusconi è l'oltretomba e [voi giornalisti] siete dei medium che parlano con l'oltretomba». Sono abituati, in fondo, visto tutto lo spazio che hanno dato anche ai santi. Berlusconi vive e lotta insieme a noi. Gli fanno le domande e ascoltano le risposte. E nessuno che gli sputi in un occhio, quello malato.
N.B.
Vac., va da sé, è abbreviativo di vaccaro - chissà se i mammiferi de Il foglio se ne sono accorti.
2 commenti:
boh.
io da quel dì che me so' rassegnato: il fine ultimo del giornalismo È LA TELEVISIONE.
com'è che tu ancora no? che ti manca?
Vorrei tanto che i quotidiani li stampasse la Regina.
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