«Al principio ognuno si
accontentava, giacché lo scambio riguardava soltanto oggetti privi
di valore per chi li offriva nello scambio: non vi si attribuiva
importanza che riguardo agli oggetti privi di valore per tutti coloro
che li offrivano, e ciascuno era soddisfatto di ricevere una cosa
utile in cambio di una cosa inutile. Ma quando la divisione del
lavoro ebbe fatto di ognuno un commerciante e della società una
società mercantile, ciascuno non volle più cedere i suoi prodotti
che in cambio del loro equivalente; per determinare questo
equivalente, si rese necessario allora conoscere il valore
di ciò che si riceveva.» Charles Ganilh, citato da Marx nei
Grundrisse, pag 204-5, edizione Einaudi, vol. 1.
Mi auguro che tutti coloro i quali sostengono, in vario modo e a vario titolo, che l'uscita dall'euro sarebbe la panacea di tutti i mali da cui è afflitta l'economia nostrana, qualora fossero costoro a gestire la transazione a una nuova, ulteriore moneta, abbiano pensato al franco svizzero, per esempio.
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