Vi ho visto passare il riflesso di una luce che legge più di quanto abbia scritto - scriverò.
Le dita a fatica compongono senza fiato un dire dimezzato.
Dita che non sanno scrivere il silenzio, un silenzio più lungo di una tesi (comprese le note a margine).
Perfino il respiro si compone male a parole; i gesti, poi, figuriamoci.
Allora basta accostarsi, piano, porgere orecchio, farsi concavo più che si può, ricevere: difficile arte.
Benevolenza: ecco ho trovato la parola giusta che mi toglie d'impaccio, ma non ero in impaccio.
Era un abbraccio. Lo è anche ora, qui.
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