Oggi pomeriggio ho letto e visto questa roba qua (spero sia un fake, ma ne dubito) - e sono stato male. Non che mi sia fermato, bloccato, non abbia finito di svolgere quello che dovevo, anche sorridere, comprare pane, desiderare donna d'altri, cenare. Non c'entra questo: è il pensiero che queste cose accadano senza che emergano dal sottosuolo e rompano gli schermi delle televisioni sintonizzate sulle stronzate invereconde de il problema degli stadi. Evolutivi.
Orrori che accadono in attesa d'essere giustificati, contestualizzati dalla politica di espansione democratica europea e americana. Chissà se in quel palazzo che ha preso fuoco ci costruiranno una specie di Rinascente con tutti i miglior marchi del capitale occidentale presenti sul mercato.
«Il premio Nobel [per la pace] lo danno a tutti» ha detto Obama ironizzando sul fatto che anche Putin possa riceverlo, lui parimenti. Ma il problema non è più darlo, bensì poterlo togliere, o la prossima volta riempirlo di dinamite.
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