venerdì 20 settembre 2013

Deboli segnali


Scrivere: parlare sottoponendo la parola dentro l'ordine della scrittura. Le parole vagano nella mente abbastanza in disordine e manifestano il pensiero quel tanto che basta da emettere barlumi, segnali simili a quelli di stelle lontane.
Io stasera sono abbastanza fuori: come il segnale del Voyager impiega diciassette ore ad arrivare a Terra, mi ci vorrà una notte di sonno per capire qualcosa di questa vaghezza metascritturale che ho intrapreso senza un preciso perché.

Volevo scrivere sullo scrivere – cosa paradossale, tanto quanto mangiare sul mangiare. Come a pranzo, il pensiero del pranzo non sazia l'affamato, così sul foglio (di carta o elettronico), il pensiero di scrivere senza un tema preciso soddisfa poco il blogger compulsivo.

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