martedì 28 giugno 2011

Chi comanda chi

«Ancora mi risuonava nell'orecchio la frase con cui mi aveva invitato a entrare senza indugi nella trattoria Occhio di Dio, accennando a un'iniziazione in una questione più o meno filosofica che per lui era importante come nessun'altra, frase pronunciata dopo che, dal lato opposto della strada mi aveva fatto cenno di avvicinarmi alzando in aria la stampella destra, e io, come mi venne da pensare anche stavolta, avevo eseguito automaticamente l'ordine di raggiungerlo sull'altro lato della strada e poi di andare con lui all'Occhio di Dio, nei tanti anni in cui ci siamo frequentati mi ero ogni volta riproposto di non obbedire ai suoi ordini, qualunque fossero, ma poi ogni volta avevo eseguito i suoi ordini e immediatamente, non avevo altra scelta, i suoi ordini andavano eseguiti e basta, io ero incapace di sottrarmi al suo potere di impartire ordini».

Thomas Bernhard, I mangia a poco, Adelphi, Milano 2000 (pag. 69, traduzione di Eugenio Bernardi)

2 commenti:

fogli sparsi ha detto...

analogia da applauso.

Luca Massaro ha detto...

Grazie. E complimenti per il tuo "tumblr"