sabato 18 giugno 2011

Siamo uomini sessuali

Non passa giorno che qualche politico italiano od europeo parli dell'omosessualità. Le più volte a sproposito e da testadicazzo (1), o per smentire di averne parlato (2), o per parlarne così a babbo morto senza riflettere sulle conseguenze di simili dichiarazioni. È il caso, quest'ultimo, del neo sindaco di Bologna, Vittorio Merola.
Attenzione a tutti coloro che sperano in rapide elezioni anticipate e in possibili nuovi governi del centrosinistra: educate i politici a saper rispondere sulle questione "diritti civili, "bioetica", "omosessualità", prima di infognarsi di nuovo sui questi temi, giacché essi mettono sempre in crisi il centrosinistra. Dunque sia occasione questa di prepararsi bene sull'argomento ed avere una linea chiara, precisa.
Il mio auspicio è che venga adottata la posizione di Zapatero: matrimonio per tutti, compresi gli omosessuali (allora, e solo allora, il sindaco di Bologna potrebbe non avere tutti i torti). Ma il mio, lo so, è un pio desiderio, visto che siamo in Italia e che abbiamo il Vaticano sul groppone, peggio del macigno di Sisifo. Appunto: come Sisifo, il centrosinistra tornerà sempre lì, a faticare e a sbattere il muso sulla questione ecclesiastica. 
Altro auspicio: dopo la disinfettazione del morbo berlusconiano (che pare destinato a fare la fine del vaiolo, pare almeno eh?), altro tipo di liberazione sarà quella di togliere il giogo Vaticano dal collo della politica italiana. Impresa improba, ma necessaria e urgente, che in fin dei conti farebbe tanto bene anche alla Chiesa stessa. Sembra impossibile anche solo da pensare vero? Ma perché inibirsi dal dirlo, dall'auspicarlo?

Prendiamo la Spagna: qualcuno sa dirmi se la Chiesa ha perso prestigio, potere, vocazione spirituale con la legge sul matrimonio omosessuale? Cosa è accaduto in Spagna di così terribile da sconquassare l'istituzione ecclesiastica? La famiglia tradizionale si è sfaldata e non si sposano più uomini e donne e non si fanno più figli e ci sono più pedofili e violenze sessuali?
 Niente, non è accaduto niente che non sia accaduto anche da noi. Le ostie vengono ancora consacrate e il cammino verso Santiago è sempre pieno di gente. Chi ha sete di preghiera non è costretto a bere orina omosessuale. Cattolici guardate bene fino in fondo: dietro la modernità, dietro la secolarizzazione non ci sono corna che spuntano, odore di zolfo e tenebre. Lasciate che il mondo si compia e non vi mettete di traverso coi vostri anacronismi. Tenetevi saldi in Dio: lui sa chi è, lui sa com'è, lui sa perché.

3 commenti:

AlterEgo ha detto...

la verità è che nei loro cuori albergano i sentimenti più bassi, tipo: la paura, la viltà e la buciardìa...

Simone ha detto...

"Il mio auspicio è che venga adottata la posizione di Zapatero: matrimonio per tutti, compresi gli omosessuali"


Beh nobile pensiero, ma mi pare molto poco rispetto a quello che dovrebbe fare una partitto che si dice riformista e progressista!
Il sindaco di Bologna ha detto che solo chi si prende delle responsabilita' ha diritto alla tutela da parte delgi enti pubblici e resposnabilita' significa, per lui, matrimonio.
Quindi benissimo la levata di scudi del movimento gay italiano (mah esiste sul serio???). Purtroppo i critici di questo politichetto da quattro soldi dovrebbero aprire la relazione del ministro Giovanardi (no di uno sporco comunsita) e cosi scoprirebbere che l´anno scorso in Italia il 25% dei nuovi nati sono nati da coppie non sposate! Questi bambini per il sindaco di Bologna per colpa delle decisioni dei loro genitori hanno meno diritti degli altri!! Complimenti al PD!

Luca Massaro ha detto...

La questione è complessa e io non sono un esperto di diritto civile. Tuttavia, credo che qualora potessero unirsi in matrimonio anche gli omosessuali, allora è chiaro che che dopo - e soltanto dopo - una qualche ragione la troverei nelle dichiarazioni del sindaco di Bologna. Mi dirai: le unioni di fatto eterosessuali che hanno figli non sono famiglia? Rispondo: se a tali individui è impossibilitato il matrimonio dal fatto che hanno da regolare precedenti matrimoni allora applicherei la postilla: rendiamo "facile", meglio: "veloce" divorziare.
Insomma: dato che il matrimonio è un'assunzione di responsabilità e doveri nei confronti del coniuge, è chiaro che tali a tali "doveri" corrisponda almeno qualche vantaggio rispetto a chi invece evita il matrimonio solo perché ha "paura" o non vuole affrontare quei doveri dell'istituzione matrimoniale.
Ma ribadisco che questo dovrebbe darsi solo quando il matrimonio sarà reso possibile a tutte le "coppie" di individui liberi e responsabili quale che sia il loro orientamento sessuale.