giovedì 22 dicembre 2011

Conflitti generazionali

«È cosa buona o cattiva, l'eloquenza? Bisogna sacrificare ai destini di una rivoluzione la felicità della generazione attuale, per la felicità della generazione futura?» Denis Diderot, Réfutation suivie de l'ouvrage d'Helvétius intitulé l'Homme, 1774
Com'è scusa che dicono? «I sacrifici oggi sono necessari perché lo dobbiamo ai nostri figli». Già, lo dobbiamo ai nostri figli. Così devo togliermi “privilegi” (privilegi?) e pagare più tasse perché lo devo ai miei figli? Allora oggi, mentre faceva i compiti, sono andato da mia figlia, la maggiore, e le ho domandato se le dovevo qualcosa. «No, no babbo, non ho bisogno di niente, faccio da sola».
Perplesso, mi sono ricordato che “figlio” lo sono anch'io.
Così, per accertarmi meglio se lo stereotipo è vero, sono andato successivamente da mia madre (che ha ottant'anni e la stessa linea politica di Annarella), e le ho chiesto se le avanzava qualcosa della sua pensione da ottocento euro. Lei mi ha risposto: «Accidenti a chi t'ha fatto, figlio di puttana».
Lo sapevo che, in qualche modo, doveva finire con un conflitto tra generazioni.

4 commenti:

giovanni ha detto...

Quando ti dicono che "I tuoi sacrifici sono necessari per i nostri figli." Intendono i LORO figli.

Luca Massaro ha detto...

Grazie per questa precisazione... sono talmente ingenuo....

bag ha detto...

c'è una puntata dei simpson (la quale dimostra peraltro, se ce ne fosse bisogno, quanto poca sia la "carica rivoluzionaria" di quel cartone. ma non lo guardo per la "carica rivoluzionaria", lo guardo perché è divertente) in cui i single e i senza figli di springfield cercano di far passare una legge in cui si dice pressappoco che i figli altrui non devono rappresentare un costo per chi figli non ne ha. un attacco alle politiche per la famiglia, quelle che andavano tanto negli USA fondamentalisti di gw bush e che in tanti reclamano anche qui.

alla fine, quando la legge passava, tutti i senza figli si ritrovavano con cospicui gruzzoli avanzati dalle tasse che non dovevano più pagare.
poi mi pare di ricordare che si faceva un referendum abrogativo, e per impedire ai senza figli di andare a votare, i bambini di springfield si organizzavano: quelli tra loro che avevano qualche malattia contagiosa si avvinghiavano ai senza figli, in modo da farli ammalare tanto da non poter votare. guerra batteriologica. e la legge anti-famiglie veniva abrogata.

Luca Massaro ha detto...

Non credi, Alex, che proprio in quanto "divertenti" i Simpson abbiano per ciò stesso una forte "carica" rivoluzionaria?