martedì 27 dicembre 2011

Depistare Google


Cosa c'entra la foto sopra? Niente. Sto cercando di depistare i miei gusti, le mie scelte, le mie preferenze. Ha ragione Fabristol: Google ci imprigiona in compartimenti stagni e io non voglio affogare in quello che (presumo) di sapere già. Lo so, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, ma scrivere i miei post antiberlusconiani consola poche persone che la pensano come me, ma il berlusconiano, se putacaso mi leggesse, che farebbe? Mi direbbe: “Che invidioso sfigato imbecille” e girerebbe il muso altrove, verso altri Signorini sbertucciati dal culo bello insaponato. 
Il discorso è complesso, ora ho fretta, devo andare a spaccare la legna, c'è il sole e poco freddo. Finisco dicendo soltanto che bisogna leggere, vedere, ascoltare ciò che ci piace, ma anche no, perché quanto è stimolante leggere le paturnie di Ferrara e purtroppo è tempo che non lo faccio. Rimedierò...

2 commenti:

Matteo ha detto...

Hai ragione. Si fa presto a etichettare e poi non c'è verso di uscirne. Io ci provo sempre ad andare oltre, pure se un pensiero generale me lo faccio e rimane lì a ricordarmi che.

Luca Massaro ha detto...

O rendiamo (rendono, io non ne sono capace) più intelligenti questi algoritmi internettiani, o essi rimbecilleranno noi...