martedì 27 dicembre 2011

Our problem isn’t, ultimately, economic; it’s political

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Avete capito? Non avete capito? Siete sordi? Non sapete leggere? Ve ne fregate? Siete impotenti nel prendere delle decisioni (voce del verbo de-ci-de-re) che dimostrino di aver capito? Dateli a noi i soldi all'uno per cento, brutti stronzi, e poi vi faremo vedere come la si rilancia l'economia. E pensare che è tutta gente che ha studiato nelle migliori università, gente che ha certi curricola che ci vogliono tre giorni per batterlo con librewriter (quattro con Word®), tutta gente che poi, stringi stringi, dimostra per l'ennesima volta, che a comandare e fottere sono tutti capaci, essendo pochi quelli che riescono a limitarsi al primo dei due verbi in successione.

In Italia dovrebbe essere esperimentata la democrazia del Superenalotto: i prossimi 945 deputati dovrebbero essere estratti a sorte dalle anagrafi della penisola, con un meccanismo simile a quello con cui escono i numeri del lotto; solo che, anziché novanta, i numeri dovrebbero essere milioni, uno per ogni cittadino che abbia compiuto i 18 anni. Sono abbastanza persuaso della bontà dell'operazione.

9 commenti:

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Se rivoluzione ci sarà mai, dobbiamo essere coscienti che non si va disarmati in casa dell'assassino.

Anonimo ha detto...

Io sono una persona pacifica, inorridirei, ma capirei se prima o poi si arrivasse alle Tuileries.

Il sorteggio dei parlamentari forse aiuta ad evitare accrocchi mafiosi come quelli che abbiamo adesso, però temo che comunque le varie caste riuscirebbero a far comunella su questioni d'interesse comune. Il problema, come dico da mesi, è che se il Parlamento (la Politica) è bloccato, è perché è bloccato il Paese, per cui anche una rivoluzione finirebbe per diventare una guerra fra bande per la tutela del proprio orticello e non quello di tutti, anche a costo di chiedere interventi esterni (è la storia d'Italia da Odoacre in poi, dopotutto, perché interrompere un'emozione bimillenaria?).

Quanto all'economia, poi, lasciata a sé stessa più o meno funziona, ma serve comunque un potere esterno che ne regoli gli eccessi e supplisca alle mancanze, se no diventa una partita di calcio fra bambini nel cortile condominiale: un'enorme rottura di lampioni.

Luca Massaro ha detto...

@ Popinga.
Già, e io sono - purtroppo o per fortuna - così tanto pantofolaio!

Luca Massaro ha detto...

@ Tooby
concordo con quanto dici e non auspico certo ghigliottine. Solo che mi stupisco sempre più, ingenuamente, che l'azione politica sia completamente assoggettata al "sistema" e non cerchi mai soluzioni fantasiose, anche solo per il gusto di provarci e sbloccare il paese...

Minerva ha detto...

Oh, io invece vorrei anche che venissero rappresentate con seggi vuoti in parlamento le schede annullate perché mi sembrerebbe corretto che, se vado fino a votare - quindi riconosco questo sistema di democrazia rappresentativa - poi venga rappresentato anche il fatto che non mi stia bene nessuno dei candidati :-)
Rispetto ai verbi comandare+fottere, io sto nel secondo e non voglio saperne del primo, né come comandante, né come esecutrice di alcun ordine -> un sistema di dominio, qualsiasi sia, per me deve morire. E chi afferma che comandare sia meglio che fottere, è solo perché probabilmente non può fare la seconda cosa, o non l'ha mai fatta davvero BENE.
Bacio :-)

Luca Massaro ha detto...

Scusa Minerva, ma i posti vuoti come farebbero a votare?
Riguardo al tuo pensiero sul dominio non posso che essere d'accordo, anche se, per esempio, io ti eleggerei subito per farmi da te comandare e..ehm... (mi verbo al primo verbo) ;-)
Baci

Minerva ha detto...

I posti vuoti non voterebbero, chiaro, ma dovrebbero venire annoverati nel computo degli aventi diritto e pesare come tali in una votazione a maggioranza assoluta, così da costringere ogni volta le fazioni opposte a trovare mediazioni e accordi per leggi condivise - e non imposte da una maggioranza che coercisce sull'altra che subisce/tace/sopporta. Sì, lo so che è impossibile da attuarsi, ma mi sembrerebbe più 'democratico' (per quanto io stessa ritenga la democrazia, anche quella diretta, una favoletta) della porcata antidemocratica di sistema che abbiamo in corso...
Per il resto, non pensarci neanche. Piuttosto, "se vuoi una cosa, allunga la mano e prendila" ;-P
Ciao!

Luca Massaro ha detto...

@ Minerva
Touché... :-D
e per dire che c'è un refuso nel mio comm. precedente «mi verbo al primo verbo», va da sé che è «mi fermo al primo verbo»...
Al di là delle battute, ribadisco che saresti un'ottima rappresentante politica (ma forse lo sei già...)

Minerva ha detto...

No, non lo sono - sono una cialtrona indipendente :-)