venerdì 20 aprile 2012

Berlusconi fa sul serio


« Noi tedeschi diamo enorme importanza alla nostra serietà; siamo convinti che il suo contrario sia la leggerezza, e che la leggerezza debba venire condannata. Altri popoli la pensano diversamente.
Secondo noi, l'umorismo è un sistema cattivo – e comodo – per accostarsi alle cose e penetrarle. Partiamo dalla premessa che tutte le cose debbano dare costantemente motivo di preoccupazione, che la nostra concezione delle medesime sia la giusta e speriamo di venir presi più sul serio se siamo seri. »

Bertolt Brecht, Scritti teatrali, (I), Teoria e tecnica dello spettacolo, 1918-1942, Einaudi, Torino 1962, pag. 25

Certo che se Berlusconi non avesse governato pensando sempre, smaccatamente, a se stesso e ai suoi interessi, facendo promuovere e approvare dal Parlamento leggi su misura.
Certo che se Berlusconi, ogni volta che fosse stato indagato, non avesse frapposto al giudizio della magistratura, mille e tre impedimenti.
Certo che se Berlusconi, nel 2008, quando era strasicuro di vincere e vinse, avesse scelto un po' meglio i suoi candidati; e se, altresì, nel corso degli anni avesse selezionato una migliore classe dirigente e non una massa di Capezzoni e Gasparri compiacenti.
Certo che se Berlusconi, invece che di Tarantini e Lele Mora, avesse richiesto i servigi di una più affidabile agenzia del settore escort, non si sarebbe ritrovato alle figure di merda che ora è costretto, giustamente, a subire.
Certo che se Berlusconi non fosse stato se stesso, ma un altro, non sarebbe stato Berlusconi e non saremmo ancora qui a parlarne, come di quel fenomeno che cammina su un filo sospeso tra il tragico e il ridicolo, convinto di essere una persona seria.

Essere presi sul serio è terribile, è assunzione continua di responsabilità, è “coerenza”, è cercare fino in fondo di mantenere le promesse fatte, soprattutto quelle firmate sopra i tavoli di ciliegio. Essere seri costa una fatica enorme, la serietà non è qualcosa che si compra e non è sufficiente pagare qualcuno che cerchi di convincere gli altri che tu sei serio.

La miglior cosa sarebbe stato ammettere fin da subito di essere un buffone, l'unica cosa seria che avrebbe, che può ancora fare. È dura, lo so, per uno che si ostina ancora a prendersi sul serio.

4 commenti:

Marco Fulvio Barozzi ha detto...

Berlusconi è arrivato a piacere a 2 italiani su 3. Poiché buffone lo è sempre stato, ne traggo amare conclusioni sul nostro paese.

Luca Massaro ha detto...

Già, amaro fiele lassativo.

melusina ha detto...

2 su 3. Ma allora perché non trovo mai qualcuno che ammetta di averlo votato?

Luca Massaro ha detto...

Credo sia un po' dovuto a quella reticenza che abbiamo noi maschi se dobbiamo ammettere di aver mai pagato una donna per venire a letto con noi.