martedì 10 aprile 2012

Naturali rivoluzioni



«Il naturalismo rivela già nel nome i propri istinti ingenui e criminosi. La parola naturalismo è già di per se stessa un delitto. Presentare come naturali i rapporti umani quali essi attualmente sono, considerare cioè l'uomo come un pezzo di natura, vale a dire, incapace di modificare tali rapporti, è semplicemente delittuoso. Una ben precisa classe sociale tenta in tal modo di mettere al sicuro, sotto il manto della compassione per il danneggiato, il danneggiamento quale categoria naturale di umani destini. È la storia raccontata dal danneggiatore.»

Bertolt Brecht, Scritti teatrali (I), Teoria e tecnica dello spettacolo, 1918-1942, Einaudi, Torino 1962, a cura di Emilio Castellani

Lo so, è difficile immaginare un cambiamento radicale di paradigma del sistema di potere. E se è difficile persino immaginarlo, figuriamoci realizzarlo. La rivoluzione, insomma, è un pensiero dal quale non ci lasciamo tentare, per il rischio di diventare o delle schegge impazzite che prendono un'arma e sparano alla cazzo di cane senza cambiare una virgola del sistema, oppure dei poveri predicatori isolati, facilmente additati come fancazzisti risentiti perché non godono abbastanza delle calde brioches del potere.
Eppure che ci siano delle differenze, delle incongruità, delle mortificanti ingiustizie – che esista la classe sociale dei Principati e delle Potestà è un dato di fatto, qualcosa che tutti capiscono. Il problema è che
«tutti pensano [...] che sia giusto e naturale così, che anzi quest[a classe sociale si è] guadagnat[a] i [suoi] privilegi e dobbiamo solo invidiarl[a] ed imitarl[a], continuando a fare della miseria altrui il nostro arricchimento. Questi [...] miliardari sono il nostro modello, inchiniamoci a loro e legittimiamo tutta la loro arrogante prosperità, nessuna Bastiglia ci chiama.» (Pisacane)
Già, nessuna «Bastiglia ci chiama». Strano vero? Fino a quando staremo buoni e tranquilli? Fintanto che, appunto, penseremo che tutto questo sia qualcosa di naturale, qualcosa di immodificabile, d'immutabile come la nostra orbita intorno al Sole. 
Attenzione però: come si chiama il giro che la Terra compie intorno al Sole? Rivoluzione terrestre. Rivoluzione? Sì, proprio quella. 

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