Svelatodio

Ne la Lettura odierna (inserto culturale domenicale del Corriere della sera) si trova una pubblicità, questa:

Figuriamoci, manco fosse annunciato lo svelamento delle pudenda di Rosy Mauro, subito ho aperto una nuova scheda del mio navigatore (Chrome), ho scritto svelatodio.it  (“svelato dio” con la minuscola o “svelat'odio”?) e, con leggero timore e tremore, ho premuto invio. Ma

Ti pareva. Dio non si lascia svelare così facilmente come fosse una vicepresidente del senato qualsiasi.

Tuttavia, con sprezzo del pericolo, ho proceduto comunque anziché tornare all'aria pro-tetta. Ed ecco, meraviglia delle meraviglie, la rivelazione

Soltanto 15,30 euro per vedere Dio ignudo, così come mente umana l'ha fatto, secondo un percorso che tre illustri autori (di cui uno addirittura professore) si sono peritati di svolgere evidenziando «il mutamento radicale dell'informazione sull'entità di Dio non come creatore o ordinatore dell'universo ma come reale informazione che diverrà Linguaggio-Dio».

Una sinossi, questa, molto stimolante. Chissà quali tesi emergeranno dal libro. Provo a congetturare.

Per esempio, prendiamo due parole: porco e dio. Se linguisticamente uno le unisce, ottiene - oltre che una metamorfosi - una reale informazione che va a caratterizzare l'immagine divina accostandola a quella di un simpatico animale che, col suo sacrificio, tanto contribuisce a sostenere, da un punto di vista economico e alimentare, gran parte dell'umanità (spesso sotto forma d'insaccati, ma non solo).

È Pasqua e Cristo Nostro Signore è salito al cielo alla destra del Padre (per fare felice La Russa, Gasparri e Storace). È un giorno di festa e le campane suonano. È meglio la smetta e rimandi le mie congetture a un'eventuale prossima telefonata con Dio. L'Amico mio di sempre.