venerdì 31 dicembre 2021
Da chi imparare la lotta
giovedì 30 dicembre 2021
Il treno va
lunedì 27 dicembre 2021
Che cosa c'è
Ansa: notizia in primo piano: il commissario anti raffreddore e un po' di febbre, fai la fila che cosa vuoi che sia la fai per il black friday, generale alpino plurispillettato di stelle al petto, annuncia el triplete di dosi in your arms (sarebbe stato simpatico a Christiane F. dello Zoo di Berlino) e si dice preoccupato per i più di cinque milioni di persone che ancora non ne hanno fatta manco una (pensasse alla penna sul cappello, una, perché una sola, Geronimo?).
domenica 26 dicembre 2021
Raffreddori di Stato
Pratiche persecutorie
Auguri a tutti gli Stefano. Oggi si celebra, infatti, il primo martire della storia cristiana (anche se, in realtà, fu il secondo, giacché il primo fu Giovanni il Battista, decollato da Erode). Stefano morì lapidato da una folla che lo giudicò "eretico" perché predicava il messaggio evangelico (tra la folla, c'era anche Paolo di Tarso, colui che poi diventerà San Paolo). A proposito di lapidazione - pratica di omicidio rituale molto in voga nei millenni passati - è universalmente noto l'episodio evangelico dell'adultera che stava per essere lapidata dalla folla (una volta, la gente si poteva assembrare sotto le feste) e che, in extremis, fu salvata da Gesù con la celebre frase «Chi è senza green-pass¹ scagli la prima pietra».
venerdì 24 dicembre 2021
La bambina di regia
Mattina al parco cittadino semi deserto. Un'anziana signora dall'accento romano, che tiene al guinzaglio due barboncini neri, chiama a gran voce: «Rita, Rita, dove sei?». E cammina in qua e in là, tra un'aiuola e un'altra, chiamando ripetutamente quel nome. Io, che distante la vedevo e sentivo, credevo che stesse richiamando un altro barboncino sfuggitole dalla presa. Invece, dopo tanto chiamare e girare, dietro una cantonata, ecco che Rita è ritrovata. «Ah, finalmente!», sento la signora senza vedere né lei né Rita. «Sai che mi hai fatto spaventare? Non devi allontanarti dalla nonna o almeno: potevi rispondere». Dopodiché, vedo spuntare i barboncini, la signora e Rita, una bambina dai capelli biondi e ricci che, con il naso all'insù, osserva uno spicchio di sereno tra la coltre di nuvole nere. Era stata distratta da qualcosa finalmente senza mascherina.
mercoledì 22 dicembre 2021
Pronomi personali
lunedì 20 dicembre 2021
Più di niente
Potrei lasciarmi prendere dallo sconforto L come lusso, come quello di una Ritmo fiat in attesa di essere rottamata. Ma poi penso: dei miei fari resterà traccia in qualche parte dell'universo, tutti i chilometri per la gloria e per l'amore percorsi consumando energia combustibile e me, mentre ascoltavo mare mare mare voglio annegare / portami lontano a naufragare e dopo pure L'Inferno di Dante, raccontato e letto da Vittorio Sermonti con la supervisione di Gianfranco Contini; e Mozart, la Sinfonia Haffner. D'altronde la vita si consuma un po' come ci va. Gli spazi concessi, diversi. I tempi, pure. I cieli: guardati. Gli orizzonti: memorizzati. I tramonti: raccolti. E quindi? Grazie a Dio e alla Vergine Santa.
Dopo tanto scrivere a vuoto, finalmente, un non fare che significa - per me - più di niente.
sabato 18 dicembre 2021
La Tessera del Fascio
Sette volte meno
martedì 14 dicembre 2021
I giardini del 31 marzo
C'è stato un tempo in cui la voce, quando usciva fuori della bocca, riusciva a entrare dentro le orecchie e, da queste, a raggiungere il cervello, in modo tale da mettere in moto, dentro la testa delle persone, quello che un tempo si chiamava ragionamento. In questi tempi afoni, disgraziatamente, la voce resta sospesa a mezz'aria, proprio non ce la fa a spingersi in là più di tanto, vuoi perché bloccata da luridi stracci messi davanti alla bocca, vuoi perché le più volte questa voce è un riflesso di strumenti elettronici, telefono di casa compreso, quello classico con il disco per i numeri e la cornetta. La voce, in pratica, ha perso le vocali. Restano la v e la c. Purtroppo non indicano un vaffanculo.
domenica 12 dicembre 2021
Osservazioni
venerdì 10 dicembre 2021
Massa e Decreti Legge
«Da qualunque parte lo si consideri, il comando nella sua forma compatta, compiuta, che oggi gli è propria dopo secoli di storia, è divenuto l’elemento singolo più pericoloso della vita collettiva degli uomini. Bisogna avere il coraggio di opporvisi e di spezzare la sua sovranità. Si devono trovare mezzi e vie per liberare da esso la maggior parte degli uomini. Non gli si può permettere altro che di scalfire la pelle. Le sue spine devono diventare solo più lappole di cui ci si sbarazza con un gesto».
Elias Canetti, Massa e Potere, (1960), Adelphi eccetera
Lo so, potreste dirmi: e fattela scalfire la pelle, suvvia: una punturina... Keep calm. Tempo al tempo. Adesso mi farebbe l'effetto di una strizzata di palle - e sinceramente no, vadano a fare in culo. Per un po', nevvero, per un po', giusto il tempo di togliermi qualche lappola che, correndo in questo frangente di storia dello stracazzo, rimane incollata ai miei calzini lunghi fino al ginocchio. È questione privata, confessata qui timidamente, e vi prego di credermi e lo so che ci credete, dato il mezzo e la consistenza della diffusione delle mie volatili parole: non sto sbandierando niente, non voglio dimostrare niente, è solo un timido corpo a corpo tra un lillipuziano e un gigante. Partita persa in partenza, mai pensando di giocarla per essere vinta. Giusto per entrare sul ring, fare dieci passi, schivare un colpo, buttarsi in terra e sperare che l'arbitro conti in fretta fino a dieci. Mi arrenderò, come Buster Keaton, ma per favore: alla fine la massaggiatrice mandatemela cinese.
mercoledì 8 dicembre 2021
Convinzioni
domenica 5 dicembre 2021
La libertà personale era inviolabile
sabato 4 dicembre 2021
Ho scritto già una lettera
mercoledì 1 dicembre 2021
Diospero
domenica 28 novembre 2021
Tendenza Bartleby
giovedì 25 novembre 2021
Ancora oggi il mio lamento è amaro
2 I malvagi spostano i confini,rubano le greggi e le menano al pascolo;3 portano via l'asino degli orfani,prendono in pegno il bue della vedova.4 Spingono i poveri fuori strada,tutti i miseri del paese vanno a nascondersi.
mercoledì 24 novembre 2021
Dare sostanza ai nomi
martedì 23 novembre 2021
San Sebastiano aiutaci
“ Si crede che [San Sebastiano] protegga dalla peste perché è crivellato di frecce e perché le frecce significano sempre quello che già significavano per i Greci e probabilmente anche per gli Aztechi: i raggi del sole, la peste. Le epidemie sono frequentemente rappresentate da piogge di frecce lanciate sugli uomini dal Padre Eterno e persino da Cristo.
Tra san Sebastiano e le frecce, ovvero l'epidemia, esiste una specie di affinità e i fedeli sperano che sarà sufficiente la sua presenza, la sua effigie nelle loro chiese, perché il santo attiri su di sé le frecce vaganti, ed egli sia colpito al loro posto. Insomma, si propone san Sebastiano come bersaglio preferenziale della malattia; lo si brandisce come un serpente di bronzo. Il santo svolge quindi la funzione di capro espiatorio, protettore perché appestato, e quindi sacralizzato nel duplice senso primitivo di maledetto e benedetto. Come tutti gli dèi primitivi, egli protegge perché monopolizza il flagello, anzi, al limite, lo incarna. L'aspetto malefico di questa incarnazione è quasi sparito. Bisogna dunque astenersi dal dire: « Presso gli Aztechi avviene esattamente la stessa cosa». Non si tratta della stessa cosa, perché qui non vi è violenza effettiva, ma si tratta certamente dello stesso meccanismo, tanto più facilmente individuabile per noi dal momento che funziona a un regime infimo, a un livello di credenza molto basso. ”
René Girard, Il capro espiatorio, (1982), Adelphi, Milano 1987 pag. 102
Viviamo in un'epoca in cui il meccanismo del capro espiatorio ha ripreso a funzionare quasi a pieno regime sopratutto perché, come i motori delle auto elettriche, se è in moto e viaggia non lo si sente.
domenica 21 novembre 2021
Non un vizio
venerdì 19 novembre 2021
Buttare lì qualcosa
mercoledì 17 novembre 2021
Ho visto
martedì 16 novembre 2021
lunedì 15 novembre 2021
Controversie a parte
domenica 14 novembre 2021
Forza Edipo
sabato 13 novembre 2021
Ciao Maschio
venerdì 12 novembre 2021
Indici indubbi
mercoledì 10 novembre 2021
Bizzarri
martedì 9 novembre 2021
La libertà
lunedì 8 novembre 2021
Sottosegretari in salamoia
domenica 7 novembre 2021
Questo io lo so
venerdì 5 novembre 2021
Boccucce
mercoledì 3 novembre 2021
Braci
Vegeti e cannibali
Vorrei darvi una buona notizia, se foste pronti a riceverla: il governo è morto, d'un tratto, tutta la compagine, tutta d'un colpo, un malore improvviso, secco. Chiamato per un'interrogazione alla camera, non si è presentato. Provato a chiamare i componenti, ma niente: nessuno ha risposto. Andate le forze dell'ordine: tutto in ordine, tranne il corpo del governo, esanime, steso a terra. Chiamato la scientifica («Cazzo ci fai Burioni qui?» urla un sottotenente assai preciso nel rilevamento «Non c'entri un Fazio»). Chi sarà stato? Toro seduto? No, non l'hanno fatto sedere manco un giorno. I Talebani? No, a Roma vengono solo a vendere oppio per i popoli. Dillinger? È morto prima lui. Un sogno? Può darsi, con polluzione notturna.
Caso risolto: di desiderio non è mai morto ammazzato nessuno. Il governo è vivo, vegeto e cannibale.
lunedì 1 novembre 2021
Intensificar legami
"Abbiamo intensificato i legami tra finanza e salute. Anche perché è necessario per prevenire epidemie, nuove pandemie. E soprattutto in generale per assicurarci la preparazione ai prossimi purtroppo inevitabili drammi sanitari"
sabato 30 ottobre 2021
Subire, capire
mercoledì 27 ottobre 2021
Trottolino facinoroso
martedì 26 ottobre 2021
Non ci posso fare niente
domenica 24 ottobre 2021
Adesso la riconosco
giovedì 21 ottobre 2021
Pezze sulla fronte
lunedì 18 ottobre 2021
Lampi, fuori nel buio
Avete voglia ad annacquare la luce, signori; avete voglia ad annebbiarla, signore; avete voglia a tentare di oscurarla, padroni e servi: la luce non si spegnerà.
domenica 17 ottobre 2021
Perdo i pezzi
sabato 16 ottobre 2021
Viva Vera
mercoledì 13 ottobre 2021
Profondo imbarazzo
domenica 10 ottobre 2021
Fatto? Fatto
Quali erano le soluzioni più efficaci per far sì che i sindacati - la CGIL prima di tutti - avessero un pretesto per non rispondere ai tesserati e ai lavoratori in generale sulla questione (da un punto di vista costituzionale, aberrante) del Certificato Verde? Quella di ieri, consentire a poche decine di persone - meglio ancora se, tra queste, alcuni iscritti a Forza Nuova - di entrare, sfondando un inconsistente cordone di sicurezza (con i celeri di lato che non hanno opposto barriera), dentro la sede nazionale del principale sindacato italiano a spaccare qualche scrivania e poco più. Che scandalo! Che offesa! Che stupro del mondo del lavoro!
Siccome non voglio essere accusato di complicità con Forza Nuova e/o neofascismi vari, riporto sotto la copia di un documento sindacale dello scorso agosto, emesso dal comparto metalmeccanici, scritto dopo che il decreto legge 111, che obbliga alla Tessera Verde il personale scolastico e gli studenti universitari, era stato approvato, ché i metalmeccanici prevedevano dove si sarebbe andati a parare...
Si legga con attenzione, per favore:
Come poter "spezzare" la naturale solidarietà della classe lavoratrice dovrebbe avere nei confronti delle persone discriminate dal Certificato Verde a scadenza breve (48 ore)? Come provocare, anziché impedire, «che questa situazione porti a derive incontrollate nel mondo del lavoro e nella società»?
Venghino signori: la porta è mezza aperta.