martedì 8 novembre 2011

Calma, calma

Bisogna rimanere lucidi. Promettere non è mantenere, soprattutto per un campione di promesse come lui. Godere un pochino del malcontento, della pioggia sui vetri, dei riflettori abbassati, del volto contrito. Saggezza da parte sua non me l'aspetto, ovvero: non credo starà lì tranquillo a parare il didietro ai colpi di una, per me gradita, Norimberga. Perché poi, come e quanto lui, vorrei veder "cadere" tutti coloro che lo hanno sostenuto e ancora sostengono - e non fo un elenco, tanto tutti sappiamo chi sono, gli Eichmann berlusconiani che diranno di avere eseguito soltanto degli ordini.
Dunque: attendere con leggero ottimismo e sperare che, almeno una volta, Berlusconi, malgré-lui, mantenga la promessa di dimettersi dopo l'approvazione del patto di stabilità (anche se sono sicuro che si toccava le palle mentre lo diceva in diretta alla televisione).

A parte.
So che cambierà poco anche senza di lui. Che le rivoluzioni, quelle vere, sono qualcosa di diverso da una caduta, un inciampo della storia.

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