venerdì 11 novembre 2011

Il carcere di Google


Dopo tante critiche, un plauso. La nuova interfaccia di blogger è davvero piacevole. Va be', prima era spostata a sinistra, anche se mi sembra più razionale questa posizione di centro. 
Adesso, bella scoperta, inizio a comprendere tutta l'operazione googoliana: in pratica, hanno fatto come le migliori case automobilistiche, hanno seguito un filo conduttore e lo hanno applicato a tutti i modelli. Certo che, in questo modo, rendendo omogeneo tutto il pacchetto (gmail, reader, g+, blogger e tutte le altre applicazioni) dà come l'impressione di essere sempre nello stesso posto, una specie di carcere norvegese della rete, superconfortevole, con tutte le opzioni del caso, tutte le funzionalità, dove noi utenti (che parola del cazzo) siamo liberi di muoverci come ci pare purché ci muoviamo usando Gogòl. Anime morte, ok, ma va bene così. 

A margine una domanda sulle “cerchie”: secondo voi quando saranno diventate belle gonfie, non è che corriamo il rischio di prenderci un'orchite? Virtuale, of course.

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