domenica 13 novembre 2011

Vieni Maddalena


Vieni Maddalena, cospargi di ungenti i nostri corpi sfiancati da così tanti anni di potere assurdo, conforta le nostre menti che ripercorrono i fallimenti, le delusioni, lo stupore impotente, il grido soffocato negli asciugamani. Vieni Maddalena e copri la nostra vergogna sotto la tua veste tricolore. Ma soprattutto: continua a guardarci così, dall'alto in basso, con un piccolo sorriso di commiserazione. 
Maddalena vieni allora, sfila per le nostre strade, i nostri borghi e fa' sì che colui che si è dimesso, si dimetta altresì dall'essere lo scandalo permanente sul quale noi italiani diuturnamente inciampavamo.

[No, non era solo una questione politica: era una questione antropologica. È vero che noi italiani rimaniamo sempre gli stessi, ma il totem, ovvero quell'«entità naturale o soprannaturale che ha un significato simbolico particolare per [la] tribù»* è stato abbattuto (almeno per il momento). E se la quotidianità resta la stessa, cambia profondamente l'atmosfera: adesso - e sempre più - dovremo fare i conti con noi stessi riguardo alla politica e non con l'erosione dei significanti operata dalla miscela di inettitudine e risentimento che caratterizzava il berlusconismo.]

P.S.
Ma com'è bella Maddalena. Andate nel duomo d'Arezzo a vederla, sostate a lei davanti, osservatele i capelli, cantate.

UPDATE ore 13,58
Vi prego di credermi: ho letto l'articolo di Francesco Merlo soltanto dopo aver scritto il post.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sicuro che non sia Merlo ad aver letto prima il tuo? ;-)

sam

Luca Massaro ha detto...

Che dici, lo denuncio per plagio?
:-D