sabato 12 novembre 2011

Stasera sono stato al ristorante

Non so cosa accadrà, so che è accaduto, si è dimesso, l'Italia è andata di corpo, almeno una sera, sì, sentirsi leggeri, liberati.
Certo, il ciclo politico riprenderà il suo corso, ma vuoi mettere aver espulso lo stronzo che più di tutti incrostava le pareti della politica italiana?
Posso sbagliarmi, ma di sicuro qualsiasi cosa avverrà non sarà così dura, ostinata, costipante. 
Magari dovremmo subire un più subdolo ciclo di supposte. Ma non fa niente, dato che le supposte sono fatte per sciogliersi. Lui, invece, era entrato nel nostro corpo attraverso altri orifizi e vi permaneva nonostante cure e cure distraenti.

So benissimo che certe facce e certe lingue avranno ancora visibilità e parola, ma fa niente, vuoi mettere ascoltare un Capezzone o un Gasparri dopo quanto è accaduto? Solo ad osservare le loro labbra tumide spetazzare parole sugli ancora mille microfoni che avranno a disposizione farà un certo piacere.

E infine. Stasera ho visto le dimissioni in diretta su La7 mentre ero a cena fuori, a un ristorante. Io e i miei commensali masticavamo lenti discutendo su quale cazzo di animale avesse sdraiato sulla pancia Giuliano Ferrara. Un cane, un gatto, un istrice o un coniglio? Essendo lontani dal televisiore non abbiamo udito granché, vedevamo solo muovere le bocche. I primi erano buoni e la pizza pure, così come il vino della casa. Lo spumante era modesto, ma l'importante era aprirlo per sentire il botto. 

6 commenti:

stellarossa ha detto...

se togli la verifica ti dico quanto è carino questo post in maniera più diffusa e lusinghiera.

Cerco gli occhiali e digito la demenziale paroletta,ciao,
anche noi abbiamo brindato….

Luca Massaro ha detto...

Buongiorno e benvenuta Stellarossa (che bel nome) .
Abbi pazienza, ma non capisco che "verifica" dovrei togliere, mi pare di non avere messo filtri ai commenti.
Grazie comunque delle tue parole che già sono sufficienti per farmi diventare rosso (anche se un po' lo ero già).
Brindiamo insieme quindi, salute.

Olympe de Gouges ha detto...

cambia nome solo la marca della purga, o delle supposte, a scelta

anch'io oggi ho brindatao ma in onore delle quaglie cucinate da mia suocera

Luca Massaro ha detto...

Le hai "cacciate" tu o erano d'allevamento?

A parte questo, sì, concordo con te sul fatto che i problemi di fondo non verranno risolti, che l'austerità farà soffrire i poveri e il ceto medio e il grande capitale non perderà i suoi privilegi. Tuttavia, per me ora prevale la contingenza alla prospettiva e non vedere più a capo del governo è una piccola gioia. E anche se ci saranno presto le elezioni, preferisco che a portarci ad esse vi sia un altro governo, giacché di Maroni mi fido ancora meno del Pisanu del 2006.

Luca Massaro ha detto...

Ops, mi son scordato del soggetto nella frase «per me ora prevale la contingenza alla prospettiva e non vedere più a capo del governo è una piccola gioia», e non lo metto neanche ora.

Olympe de Gouges ha detto...

quaglie allevate in casa

è vero, non tute le purghe sono uguali nel gusto, pensa all'olio di ricino ...