martedì 22 novembre 2011

Competitività sui mercati

Ditemi se sbaglio. In Germania undicimila dipendenti di una società verranno licenziati. Essi, per un certo periodo, riceveranno un'indennità di disoccupazione statale (abbastanza cospicua per sopravvivere). Lo Stato tedesco pagherà questo con i suoi buoni del tesoro. I buoni del tesoro tedeschi hanno bassi tassi di interesse e, ciò nonostante, non incontrano difficoltà di vendita sul mercato. Chi è che acquista i buoni del tesoro tedeschi? Soprattutto i grandi investitori. Tra questi vi sono, sicuramente, anche gli azionisti e gli amministratori delegati della suddetta società, i quali, grazie alla ristrutturazione aziendale, incassano dei cospicui benefit. E come li utilizzano soprattutto tali accresciuti introiti? Comprando buoni del tesoro tedeschi.

Il problema di fondo è che, in questo circolo vizioso, le parti non sono e non saranno mai invertite. Coloro che raggiungono il vertice - vuoi per merito, vuoi per fortuna, vuoi per ereditarietà, vuoi per raccomandazione - non  ritornano mai ai piedi della montagna, se non per piatire al governo e alle parti sociali affinché i loro piani industriali vengano accettati,  pena la mancanza di competitività. Petitività, Titività. Tività. Vita, la loro.

3 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

visto il bond oggi?

complimenti per piatire e non pietire (inesistente) come usa Scalfari

ti segnalo un lucidissimo intervento di Riccardo achilli su bentornta bandiera rossa (il link è sul mio blog)

come va con le foglie? attento a non scivolare

Luca Massaro ha detto...

Grazie della segnalazione.
Per "piatire", mi è andata bene... avevo un "sospetto", ho controllato, ho visto l'uso invalso, ma l'invalso non mi ha convinto, data l'«e» chiusa rispetto al lago della «a».
Le foglie bene, hai visto la Kate foglia vecchia.

Olympe de Gouges ha detto...

chiamala foglia vecchia se vuoi