Tra poco insegneranno e imporranno nuove modalità per essere flessibili, disponibili, pronti per servire i datori di lavoro - ossia coloro che il lavoro lo danno...
Ma cosa cazzo danno, cosa, lo prendono, hai capito, il lavoro, ovvero lo cercano (sul mercato) e lo comprano come qualsiasi altra merce - e questo è il danno, dacché è chiaro che i compratori (i prenditori) cercano da sempre di pagare il meno possibile la merce lavoro, perché è dal capitale variabile, rappresentato dalla forza lavoro, che essi estraggono il plusvalore.
Sii ottimista: la maggiore flessibilità consentirà di aumentare la produttività, così che le nostre imprese saranno più competitive per il mercato globale - e aumenterà il Pil e quindi le entrate nelle casse dello Stato. Vedrai, sarà lo Stato stesso a garantire coperture agli scoperti, a far in modo che la flessibilità non conduca alla disperazione, disponendo una nuova gestione degli ammortizzatori sociali che attutiranno i colpi di chi cadrà col culo in terra a contratto non rinnovato.
Ammortizzami questa fava, figlio di puttana.
Così va bene?
In un certo senso. Ma dimmi: cosa intendi con ciò? Che i nuovi ammortizzatori sociali saranno tali da gravare meno sui conti dello Stato? O forse intendi che saranno forniti a tutti i senza lavoro dei palloni gonfiabili per staccare l'ombra da terra?
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