Come ho goduto tra la veglia e il sonno
questa mattina!
Uomo ero ancora, ed ero la marina
libera e infinita.
Con le calme dorate e gli orizzonti
lontani il mare.
Nel fondo ove non occhio può arrivare,
e non può lo scandaglio,
una pietruzza per me, una cosina
da nulla aveva.
Per lei sola fremeva ed arrideva
l'azzurra immensità.
Umberto Saba, da L'amorosa spina, Antologia del Canzoniere, Einaudi, Torino 1963.
1 commento:
Ah, il "mio" Saba...
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