mercoledì 12 marzo 2014

Precisazione

Cosa intendevo ieri con Figli di Eichmann:

«Per favore, Klaus Eichmann, si soffermi un attimo su questo. Poiché ora ci troviamo veramente di fronte ad una delle radici del “mostruoso”. L'inadeguatezza del nostro sentire non è un semplice difetto fra i tanti; non è neppure soltanto peggiore del fallimento della nostra immaginazione o della nostra percezione; essa è invece addirittura peggiore delle peggiori cose che sono già accadute; e con questo voglio dire che essa è persino peggiore dei sei milioni. Perché?
Perché è questo fallimento che rende possibile la ripetizione di queste terribilissime cose; ciò che facilità il loro accrescersi; ciò che probabilmente rende addirittura inevitabili questa ripetizione e questo aumento. Infatti ad incepparsi non sono solo i sentimenti di orrore, della stima o della compassione, bensì anche il sentimento della responsabilità. Per quanto possa sembrare infernale, anche per quest'ultimo valgono le medesime cose che valevano per l'immaginazione e la percezione: esso si fa tanto più debole quanto più aumenta l'effetto a cui miriamo o che abbiamo già raggiunto; diventa cioè uguale a zero. E questo significa che il nostro meccanismo d'inibizione s'arresta del tutto non appena si sia superato una certa grandezza massima. E poiché vige questa regole infernale, ora il “mostruoso” ha via libera.»
Günther Anders, Noi figli di Eichmann, Giuntina, Firenze 1995 (traduzione A.G. Saluzzi).

Ecco, sia pure in sedicesimo di millesimo, anche per il PD e per chi ancora ci crede, è stata superata una certa grandezza massima per la quale ogni meccanismo d'inibizione si è arrestato. In una parola: essi, i piddìni, hanno dato vita e stanno dando vita al mostruoso. 

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