Note sparse su Beppe Grillo intervistato da Enrico Mentana.
Dice B.G. che in tv ci va raramente, specialmente non va nei talk show perché sono trasmissioni in cui non riesce a esprimere un concetto: perché stasera lo ha espresso?
Il debito pubblico è immorale, non va pagato: d'accordissimo. E.M. gli ha anche chiesto: e i creditori? B.G. ha risposto citando gli sprechi dell'Expò di Milano e della Tav, opere per cui vengono utilizzati i soldi provenienti dal debito. E. M. non ha chiesto: se nessuno comprasse più il debito pubblico, come si finanzierebbe lo Stato, cioè potrebbe sopravvivere lo Stato? B.G. ha detto che, debito a parte, l'Italia ha il saldo della bilancia commerciale in attivo. E.M. non ha chiesto: e questo basterebbe a tenere in piedi la baracca? Lo domando io, perché vorrei esprimere questo concetto: se un parlamento e un governo di moralisti stracciassero i titoli di credito sovrano, anche distinguendo quelli in possesso a mani italiane rispetto a quelli posseduti da titolari stranieri, in modo tale che il debito pubblico diventi la metà di quello attuale o, poniamo per miracolo, addirittura zero, bene: l'Italia potrà permettersi poi di sostenere le spese dello Stato - reddito minimo garantito compreso - ricorrendo soltanto alle entrate fiscali?
Mi sarebbe piaciuto che B.G. avesse espresso qui il suo concetto, lo bello.
Inoltre e concludo: B.G. ha dichiarato che lui non dice cose a caso ma che si consulta con esperti in ogni settore, dall'architettura all'ingegneria, dall'ecologia all'antropologia, dall'agricoltura alla finanza. Bene, mi chiedo se qualcuno di loro, per caso, gli ha spiegato la vera natura del capitalismo.
Update
Non vorrei che chi passa di qui perdesse quanto la cara Olympe de Gouges mi ha scritto a commento. Qualcosa, a mio avviso, d'illuminante. Voilà:
«Ma la vuoi smettere di essere razionale e conseguente? E poi quei richiami al capitalismo, suvvia, sei vecchio. Hai mai sentito Grillo pronunciare la parola "capitalismo"? Parla sempre di "sistema", è indeterminato e astratto già in premessa, come puoi pretendere che lo sia in analisi e nelle conclusioni?
Sollevano delle questioni, individuano delle contraddizioni, ma sempre dal lato del fenomeno, della realtà esterna, non indagano mai le cause se non nelle loro determinazioni più superficiali. Succede con l'euro, succede con gli inceneritori e tutto il resto. Il mondo è dominato da uomini cattivi e corrotti, è sufficiente mettere gli uomini giusti nei posti giusti, gli "esperti" e gente "preparata", due mandati, essere onesti intellettualmente, non rubare, e il "mondo", ossia il "sistema", non quello reale ma quello costruito nel loro testone, ritornerà al bene.
È il loro un difetto di analisi, un difetto non solo comune, ma ormai universale. non perché non ne siano capaci, ma obbedisce alla loro posizione, non si può spiegare con idee politiche generiche ma con il loro interesse di classe. Il loro pensiero, la loro critica, non può elevarsi al di sopra del loro orizzonte borghese, alla loro posizione sociale.
Essi vogliono rivedere i trattati europei, come se la questione fondamentale non fosse dapprima d'ordine politico ed economico, di rapporti di forza, ma semplicemente giuridica.
Insomma non vogliono mettere in mora il sistema, lo vogliono su misura, puntano a uno sviluppo armonico delle società capitalista. Non vogliono il fossile perché inquina, vogliono il "rinnovabile", ma cos'è il rinnovabile? Lo vedono, anche questo, solo dal lato positivo, come vedono il fossile solo dal lato negativo. Solo le cose dal lato della mera determinazione "tecnica", non già dal lato del loro sviluppo storico e politico, dei rapporti.
Vogliono
cambiare il "sistema", ossia ottimizzare il capitalismo con
le "regole". Poveretti, e poveri noi comunque.»
Update
Non vorrei che chi passa di qui perdesse quanto la cara Olympe de Gouges mi ha scritto a commento. Qualcosa, a mio avviso, d'illuminante. Voilà:
«Ma la vuoi smettere di essere razionale e conseguente? E poi quei richiami al capitalismo, suvvia, sei vecchio. Hai mai sentito Grillo pronunciare la parola "capitalismo"? Parla sempre di "sistema", è indeterminato e astratto già in premessa, come puoi pretendere che lo sia in analisi e nelle conclusioni?
Sollevano delle questioni, individuano delle contraddizioni, ma sempre dal lato del fenomeno, della realtà esterna, non indagano mai le cause se non nelle loro determinazioni più superficiali. Succede con l'euro, succede con gli inceneritori e tutto il resto. Il mondo è dominato da uomini cattivi e corrotti, è sufficiente mettere gli uomini giusti nei posti giusti, gli "esperti" e gente "preparata", due mandati, essere onesti intellettualmente, non rubare, e il "mondo", ossia il "sistema", non quello reale ma quello costruito nel loro testone, ritornerà al bene.
È il loro un difetto di analisi, un difetto non solo comune, ma ormai universale. non perché non ne siano capaci, ma obbedisce alla loro posizione, non si può spiegare con idee politiche generiche ma con il loro interesse di classe. Il loro pensiero, la loro critica, non può elevarsi al di sopra del loro orizzonte borghese, alla loro posizione sociale.
Essi vogliono rivedere i trattati europei, come se la questione fondamentale non fosse dapprima d'ordine politico ed economico, di rapporti di forza, ma semplicemente giuridica.
Insomma non vogliono mettere in mora il sistema, lo vogliono su misura, puntano a uno sviluppo armonico delle società capitalista. Non vogliono il fossile perché inquina, vogliono il "rinnovabile", ma cos'è il rinnovabile? Lo vedono, anche questo, solo dal lato positivo, come vedono il fossile solo dal lato negativo. Solo le cose dal lato della mera determinazione "tecnica", non già dal lato del loro sviluppo storico e politico, dei rapporti.
7 commenti:
ma la vuoi smettere di essere razionale e conseguente? e poi quei richiami al capitalismo, suvvia, sei vecchio. hai mai sentito grillo pronunciare la parola "capitalismo"? parla sempre di "sistema", è indeterminato e astratto già in premessa, come puoi pretendere che lo sia in analisi e nelle conclusioni?
sollevano delle questioni, individuano delle contraddizioni, ma sempre dal lato del fenomeno, della realtà esterna, non indagano mai le cause se non nelle loro determinazioni più superficiali. succede con l'euro, succede con gli inceneritori e tutto il resto. il mondo è dominato da uomini cattivi e corrotti, è sufficiente mettere gli uomini giusti nei posti giusti, gli "esperti" e gente "preparata", due mandati, essere onesti intellettualmente, non rubare, e il "mondo", ossia il "sistema", non quello reale ma quello costruito nel loro testone, ritornerà al bene.
è il loro un difetto di analisi, un difetto non solo comune, ma ormai universale. non perché non ne siano capaci, ma obbedisce alla loro posizione, non si può spiegare con idee politiche generiche ma con il loro interesse di classe. il loro pensiero, la loro critica, non può elevarsi al di sopra del loro orizzonte borghese, alla loro posizione sociale.
essi vogliono rivedere i trattati europei, come se la questione fondamentale non fosse dapprima d'ordine politico ed economico, di rapporti di forza, ma semplicemente giuridica.
insomma non vogliono mettere in mora il sistema, lo vogliono su misura, puntano a uno sviluppo armonico delle società capitalista. non vogliono il fossile perché inquina, vogliono il "rinnovabile", ma cos'è il rinnovabile? lo vedono, anche questo, solo dal lato positivo, come vedono il fossile solo dal lato negativo. solo le cose dal lato della mera determinazione "tecnica", non già dal lato del loro sviluppo storico e politico, dei rapporti.
vogliono cambiare il "sistema", ossia ottimizzare il capitalismo con le "regole". poveretti, e poveri noi comunque.
Vorrei solo aggiungere una piccola chiosa - terrificante - a quanto da voi già detto e da me completamente condiviso: neppure la maggioranza degli umili, degli sfruttati, degli ultimi - la massa degli operai, quel miliardo di individui che pagano in prima persona le conseguenze di questo stato di cose - vuole "mettere in mora il sistema". Il capitalismo è stato impareggiabile nell'aver saputo costruire consenso e forgiare un formidabile pensiero comune.
Magari è il massimo che questa scellerata specie animale si merita.
Abbraccio entrambi.
Un bacio meritato a Luca e uno, doppio, a Olympe.
Abbracciamoci e baciamoci, almeno s'ha a farsi un po' di bene così.
;-)
E bacio con lo schiocco, da più che piena condivisione, a sirio59.
Sissì Luca... teniamoci stretti che questo calore non può farci che bene :-))
(ma sbaglio, o in questo ménage à 3 + 1 la parte femminile intorno al toscanaccio è tutta nordestina?)
@ Siu
credo tu sia nel giusto - e penso ciò sia dovuto al fatto che mio nonno (classe 1884) nacque a Bassano.
...ed un BACIN d'amooor... (sempre là caschiamo, oggi ;-))
http://www.youtube.com/watch?v=jLx19Pkn6n8
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