sabato 23 maggio 2009

Domande senza costrutto

Se il nostro paese, la nostra Italia, fosse diversa da quella che è, noi blogger nostrani di cosa scriveremmo? Avremmo gli stessi spunti, gli stessi impellenti bisogni di critica, le stesse passioni, le stesse speranze e delusioni? Se ci fosse sottratto, come per incanto, il quadro attuale (Berlusconi, Vaticano, liberalismo deficitario, sinistra insulsa, Democratici né carne né pesce) staremmo qui a elucubrare soluzioni alla deriva plebiscitaria, al gentismo, al populismo, all'assenza di una prospettiva concreta, alla ricerca di un'orizzonte dove nessun Obama sembra apparire? E se anche apparisse e, sempre d'incanto, tutto diventasse normale, civile, democratico e libertario, dove finirebbero i nostri pensieri in una Repubblica autenticamente tale? Ci incammineremmo per i viali peripatetici a porre questioni sul senso ultimo della vita? Saremmo contenti? Soddisfatti? Proveremmo la sensazione di essere finalmente dei "re"?

Queste domande confuse sono scaturite dalla lettura di un post su Bioetica («La Svizzera è agli antipodi») e dal fatto che io, frequentando la Svizzera da alcuni anni (mia moglie è svizzera) tutte le volte che lì mi sono recato sento come una mancanza, uno svuotamento di significato, l'allontanamento da un'idea che mi rende, anche e soprattutto negativamente, parte di una Repubblica, fratello di altri cittadini. Mi fermo. Quest'Italia è sempre più una puttana di cui non posso fare a meno, anche se mi ferisce. Sono un masochista italiano.

8 commenti:

Unknown ha detto...

Condivido parola per parola. Per farti un esempio calzante, navigare nel web inglese è noioso e senza scopo, se non il divertimento. Insomma la blogosfera inglese è noiosa perché qui non succede mai niente. E' un paese democratico già formato, dove tutto funziona più o meno bene.
Nella blogosfera inglese mi annoierei a morte.

p.s.
comunque ensa quanto si annoiano i bloggers di destra invece.
p.p.s.s.
ma esistono bloggers di destra, o non sono altro che "copia&incolla" delle parole del padrone?

Junkie ha detto...

Oserei dire che la Svizzera si tiene assieme per via delle antipatie tra i vari gruppi linguistici. Insomma, qualcosa su cui incapronirsi si trova sempre, anche in un paese civile democratico etc etc.

Però di blogsfera svizzera non so molto, probabilmente se ci venisse tolta la dose, finiremmo tutti a bloggare così
http://www.swiss-miss.com/

Luca Massaro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Luca Massaro ha detto...

@ Junkie.
La Svizzera è un bel luogo dal quale scrivere e commentare sulle nazioni altrui. :-)
Se domandi, a bruciapelo, a un cittadino svizzero di media cultura come si chiama il suo presidente confederale, difficilmente risponde.
Però saprà perfettamente chi è il nostro presidente del consiglio :-)

Luca Massaro ha detto...

Grazie Fabristol.
Blogger di destra? Quelli che si voglion più perspicaci li conosco tramite Malvino, il quale, ahiloro, li mette spesso alla berlina :-)

Junkie ha detto...

@Luca: sì, non ti risponderebbero, ma credo più perché non si capisce mai quando viene nominato che per ignoranza. ;)
Se chiedessi ad un cittadino medio Svizzero chi è Blocher, per esempio, tutti saprebbero risponderti.

bolero ha detto...

Mi sembra d'uopo citare (senza volerne trarre conclusioni, per carità :-)) la battuta di Orson Welles ne "Il terzo uomo":
"In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù."

Luca Massaro ha detto...

Grazie Bolero, Orson Welles ci sta proprio a uopo!
:-)